Il presente saggio intende mettere in luce alcune delle peculiarità teatrali dell’autore di origine romena, Eugène Ionesco. In particolare si vuole far notare come le novità apportate da lui nel teatro degli anni Cinquanta erano già state elaborate dallo stesso drammaturgo diversi anni prima in Romania, come si può osservare nei suoi scritti romeni, segnati dagli eventi storici e politici della Romania del periodo interbellico. Tra questi verranno ricordate soltanto alcune opere: Nu, una raccolta di saggi, articoli e pagine di diario, con cui il futuro drammaturgo si attirò le antipatie degli intellettuali della generazione Criterion, per via della derisione e dello scherno con cui contestava sia la consolidata intellettualità dell’epoca sia quella più recente, Fantomele, un racconto fantastico, apparso sulla rivista “Familia” e Englezeşte fără profesor, la versione romena della più nota Cantatrice calva. A partire dalle sue prime opere, questo studio si propone pertanto di mostrare come il teatro del francese Eugène Ionesco sia una prosecuzione della scrittura dell’autore romeno Eugen Ionescu, la cui opera in lingua romena viene a ricoprire un ruolo di fondamentale importanza in vista di una più ampia interpretazione della sua drammaturgia francese.

“Il teatro era in ritardo”. Eugène Ionesco e l’esasperazione della commedia tradizionale

Irma Maria Grazia
2021-01-01

Abstract

Il presente saggio intende mettere in luce alcune delle peculiarità teatrali dell’autore di origine romena, Eugène Ionesco. In particolare si vuole far notare come le novità apportate da lui nel teatro degli anni Cinquanta erano già state elaborate dallo stesso drammaturgo diversi anni prima in Romania, come si può osservare nei suoi scritti romeni, segnati dagli eventi storici e politici della Romania del periodo interbellico. Tra questi verranno ricordate soltanto alcune opere: Nu, una raccolta di saggi, articoli e pagine di diario, con cui il futuro drammaturgo si attirò le antipatie degli intellettuali della generazione Criterion, per via della derisione e dello scherno con cui contestava sia la consolidata intellettualità dell’epoca sia quella più recente, Fantomele, un racconto fantastico, apparso sulla rivista “Familia” e Englezeşte fără profesor, la versione romena della più nota Cantatrice calva. A partire dalle sue prime opere, questo studio si propone pertanto di mostrare come il teatro del francese Eugène Ionesco sia una prosecuzione della scrittura dell’autore romeno Eugen Ionescu, la cui opera in lingua romena viene a ricoprire un ruolo di fondamentale importanza in vista di una più ampia interpretazione della sua drammaturgia francese.
2021
978-88-6719-229-8
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