Il saggio - nato nell’ambito di un progetto di ricerca sulla Mitteleuropa (Università TU Dresden, Paris III, L’Orientale di Napoli / Programma Villa Vigoni) - è centrato sui concetti di Reich e Heimat, che indicano sistemi sovranazionali e costituiscono fondamentalmente i due poli tra cui si giocano le sorti del mondo mitteleuropeo; entrambi i concetti vengono ripensati nelle loro diverse valenze sul piano storico, geopolitico, culturale, simbolico. Viene altresì analizzato lo stesso concetto estremamente complesso di Mitteleuropa, anche alla luce di recenti studi di rilievo (J. Le Rider, K. Schlögel), con particolare focus su alcuni ‘discorsi’ contrapposti, dall’utopia ‘retrospettiva’ delle tradizioni mitteleuropee coltivata dall’intellettualità dissidente dell’Est negli anni Ottanta fino alla radicale demistificazione del ‘mito asburgico’ negli scritti di K. M. Gauß. L’A. sottolinea, infine, la nuova fortuna dell’idea di patria, che include dimensioni spazio-temporali, ma anche molteplici componenti socio-culturali, affettive e simboliche connesse all’identità. Suggestiva, sotto il profilo letterario, l’identificazione della patria nel linguaggio (Sprachheimat), che – considerando l’attuale panorama della letteratura di lingua tedesca – consente uno sguardo in prospettiva e non solo postumo sul patrimonio storico-culturale della Mitteleuropa.

Reich und Heimat: zur Semantik im deutschsprachigen Raum

ZANASI, Giuseppa
2011-01-01

Abstract

Il saggio - nato nell’ambito di un progetto di ricerca sulla Mitteleuropa (Università TU Dresden, Paris III, L’Orientale di Napoli / Programma Villa Vigoni) - è centrato sui concetti di Reich e Heimat, che indicano sistemi sovranazionali e costituiscono fondamentalmente i due poli tra cui si giocano le sorti del mondo mitteleuropeo; entrambi i concetti vengono ripensati nelle loro diverse valenze sul piano storico, geopolitico, culturale, simbolico. Viene altresì analizzato lo stesso concetto estremamente complesso di Mitteleuropa, anche alla luce di recenti studi di rilievo (J. Le Rider, K. Schlögel), con particolare focus su alcuni ‘discorsi’ contrapposti, dall’utopia ‘retrospettiva’ delle tradizioni mitteleuropee coltivata dall’intellettualità dissidente dell’Est negli anni Ottanta fino alla radicale demistificazione del ‘mito asburgico’ negli scritti di K. M. Gauß. L’A. sottolinea, infine, la nuova fortuna dell’idea di patria, che include dimensioni spazio-temporali, ma anche molteplici componenti socio-culturali, affettive e simboliche connesse all’identità. Suggestiva, sotto il profilo letterario, l’identificazione della patria nel linguaggio (Sprachheimat), che – considerando l’attuale panorama della letteratura di lingua tedesca – consente uno sguardo in prospettiva e non solo postumo sul patrimonio storico-culturale della Mitteleuropa.
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