L’italiano mio deriva dal latino MEU per chiusura della vocale in iato (> m[e]u > mio) o attraverso uno stadio dittongato (> *mieo > mio)? Con l’aiuto della comparazione e della documentazione si cerca di rispondere a questa domanda. Si intende inoltre dimostrare (se ce ne fosse bisogno) che non si può fare grammatica storica in un solo paese, e ribadire (cosa più spesso dimenticata) l’importanza dei volgari antichi per la risoluzione dei problemi diacronici.

‘Dio mio’. Un frammento di grammatica storica

BARBATO, MARCELLO
2010-01-01

Abstract

L’italiano mio deriva dal latino MEU per chiusura della vocale in iato (> m[e]u > mio) o attraverso uno stadio dittongato (> *mieo > mio)? Con l’aiuto della comparazione e della documentazione si cerca di rispondere a questa domanda. Si intende inoltre dimostrare (se ce ne fosse bisogno) che non si può fare grammatica storica in un solo paese, e ribadire (cosa più spesso dimenticata) l’importanza dei volgari antichi per la risoluzione dei problemi diacronici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/34399
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