Il cerimoniale dei vicerè alla corte di Napoli durante l'appartenenza del regno alla Monarchia cattolica viene interpretato come la metafora visiva della regalità. Ci si sofferma sulla lingua in cui sono redatti i cerimoniali: lo spagnolo, sottolineando l'importanza della scelta linguistica come lingua del potere nella Napoli ispanica, e nel caso concreto come lingua segreta del potere e non solo lingua della corte
Quante cerimonie
SANCHEZ GARCIA, Encarnacion
2013-01-01
Abstract
Il cerimoniale dei vicerè alla corte di Napoli durante l'appartenenza del regno alla Monarchia cattolica viene interpretato come la metafora visiva della regalità. Ci si sofferma sulla lingua in cui sono redatti i cerimoniali: lo spagnolo, sottolineando l'importanza della scelta linguistica come lingua del potere nella Napoli ispanica, e nel caso concreto come lingua segreta del potere e non solo lingua della corteFile in questo prodotto:
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