Il romanzo di Dostoevskij è più di un esercizio di scrittura autobiografica o di una confessione. L’uomo del sottosuolo è l’abitante confuso e in fuga dagli spazi di una città nevrotica come dice Simmel. Passare dal sopra al sotto, dal presente al ricordo inverte l’elementare movimento di apertura al mondo dell’uomo. Apre la scena dell’inconscio e minaccia il senso di familiarità dell’uomo con se stesso e con il mondo. La riflessione di Dostoevskij allora si allarga sulla condizione umana e ne illumina la complessità. La possibilità di orientarsi nel mondo dipende dall’abitudine al pensiero e questa si alimenta dell’essere-con-altri-nel mondo. Quando gli spazi di vita sovrastano l’uomo, viene meno la condizione stessa per una forma umana della vita.
Ricordi dal sottosuolo. Un mondo invertito
BONITO OLIVA, Rossella
2014-01-01
Abstract
Il romanzo di Dostoevskij è più di un esercizio di scrittura autobiografica o di una confessione. L’uomo del sottosuolo è l’abitante confuso e in fuga dagli spazi di una città nevrotica come dice Simmel. Passare dal sopra al sotto, dal presente al ricordo inverte l’elementare movimento di apertura al mondo dell’uomo. Apre la scena dell’inconscio e minaccia il senso di familiarità dell’uomo con se stesso e con il mondo. La riflessione di Dostoevskij allora si allarga sulla condizione umana e ne illumina la complessità. La possibilità di orientarsi nel mondo dipende dall’abitudine al pensiero e questa si alimenta dell’essere-con-altri-nel mondo. Quando gli spazi di vita sovrastano l’uomo, viene meno la condizione stessa per una forma umana della vita.File | Dimensione | Formato | |
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