A partire dalle ricche risonanze multimediali dell’installazione di Bianco-Valente dedicata alla città partenopea, Sulla pelle (2010), il saggio si compone di due parti: la prima traccia un breve profilo – principalmente in relazione al topos urbano − dell’intensissima e autorevole attività didattica e scientifica di Laura Di Michele quale rappresentante di spicco della tradizione dei Cultural Studies dell’anglistica italiana. La seconda parte mette in rilievo la straordinaria complessità e fortuna del topos urbano come campo infinito e in progress di teorie e pratiche culturali quale si è venuto sviluppando e trasformando nel corso dei secoli, sia nelle sue strutture fisiche che in quelle materiali, sia nei suoi flussi immaginativi e virtuali che nei suoi dirompenti snodi tecnologici e ideologici — in un intreccio vertiginosamente mobile di traffici, transazioni e ibridazioni d’ogni sorta. Di qui l’ampia articolazione diacronica del volume in sei sezioni, a partire dalla mobilità testuale e performativa del teatro cinque e secentesco, attraversando quindi tutte le fasi della modernità fino alla più contraddittoria configurazione metropolitana del contemporaneo, quando alla tecnologia mobile wi-fi degli odierni locative media si sovrappone la mobilità traumatica di immigrati, esuli, ed espatriati − sollecitando a osservare l’ultra-sofisticato palinsesto urbano post- o sur-moderno dallo sguardo straniato e straniante dell’altro/a. Drawing on the multimedia and tense mobility of a video installation by Bianco-Valente, the introduction is divided into two parts: the first traces a brief survey of the rich and interdisciplinary didactic and scientific activity devoted to the urban topos by Laura Di Michele as one of the major Italian representatives of Cultural Studies in Italy. The second part illustrates the variety of methodological and theoretical perspectives which characterize the volume, highlighting the extraordinary complexity of the urban topos as a rich and open field − in progress and in motion − of both imaginary and material fluxes, traffics and transactions of all sorts, and focuses on the major themes and issues of the six sections in which the collection is structured according to a diachronic order which embraces all the crucial stages of modernity.
Introduzione - La città e le tecnologie mobili della comunicazione
LAUDANDO, Carmela Maria
2014-01-01
Abstract
A partire dalle ricche risonanze multimediali dell’installazione di Bianco-Valente dedicata alla città partenopea, Sulla pelle (2010), il saggio si compone di due parti: la prima traccia un breve profilo – principalmente in relazione al topos urbano − dell’intensissima e autorevole attività didattica e scientifica di Laura Di Michele quale rappresentante di spicco della tradizione dei Cultural Studies dell’anglistica italiana. La seconda parte mette in rilievo la straordinaria complessità e fortuna del topos urbano come campo infinito e in progress di teorie e pratiche culturali quale si è venuto sviluppando e trasformando nel corso dei secoli, sia nelle sue strutture fisiche che in quelle materiali, sia nei suoi flussi immaginativi e virtuali che nei suoi dirompenti snodi tecnologici e ideologici — in un intreccio vertiginosamente mobile di traffici, transazioni e ibridazioni d’ogni sorta. Di qui l’ampia articolazione diacronica del volume in sei sezioni, a partire dalla mobilità testuale e performativa del teatro cinque e secentesco, attraversando quindi tutte le fasi della modernità fino alla più contraddittoria configurazione metropolitana del contemporaneo, quando alla tecnologia mobile wi-fi degli odierni locative media si sovrappone la mobilità traumatica di immigrati, esuli, ed espatriati − sollecitando a osservare l’ultra-sofisticato palinsesto urbano post- o sur-moderno dallo sguardo straniato e straniante dell’altro/a. Drawing on the multimedia and tense mobility of a video installation by Bianco-Valente, the introduction is divided into two parts: the first traces a brief survey of the rich and interdisciplinary didactic and scientific activity devoted to the urban topos by Laura Di Michele as one of the major Italian representatives of Cultural Studies in Italy. The second part illustrates the variety of methodological and theoretical perspectives which characterize the volume, highlighting the extraordinary complexity of the urban topos as a rich and open field − in progress and in motion − of both imaginary and material fluxes, traffics and transactions of all sorts, and focuses on the major themes and issues of the six sections in which the collection is structured according to a diachronic order which embraces all the crucial stages of modernity.File | Dimensione | Formato | |
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