Il saggio documenta un fenomeno che ai nostri giorni, grazie ai media, risulta particolarmente diffuso e insidioso: l’uso strumentale della storia. I mezzi di comunicazione di massa non di rado decretano il successo editoriale di un volume, travalicandone l’effettivo valore scientifico, come accade a molta letteratura cosiddetta neoborbonica. Il tema del saggio, l’origine e le cause del ritardo del Mezzogiorno, affrontato dal punto di vista storiografico, prende spunto dal rilievo mediatico che ha ricevuto il volume di Emanuele Felice, "Perché il Sud è rimasto indietro". Dopo aver ricostruito le tappe della vasta campagna di promozione del volume (stampa, presentazioni, web, radio e televisione) e delle reazioni critiche che nelle stesse sedi ha suscitato, si analizzano il metodo e le tesi proposte alla luce dell’ampia storiografia che, specie nell’ultimo trentennio, ha prodotto studi e ricerche che, non appiattite sul paradigma dell’arretratezza del Mezzogiorno preunitario e postunitario, hanno approfondito molteplici aspetti della sua vicenda, spianando la strada a letture meno univoche e lineari delle ragioni della persistenza del dualismo nell’economia italiana dall’Ottocento a oggi.
Il "ritardo" del Mezzogiorno dai Borbone a oggi. Un recente volume, i rituali politico-cultural-mediatici del nostro tempo, la storiografia economica
DE MATTEO, Luigi
2014-01-01
Abstract
Il saggio documenta un fenomeno che ai nostri giorni, grazie ai media, risulta particolarmente diffuso e insidioso: l’uso strumentale della storia. I mezzi di comunicazione di massa non di rado decretano il successo editoriale di un volume, travalicandone l’effettivo valore scientifico, come accade a molta letteratura cosiddetta neoborbonica. Il tema del saggio, l’origine e le cause del ritardo del Mezzogiorno, affrontato dal punto di vista storiografico, prende spunto dal rilievo mediatico che ha ricevuto il volume di Emanuele Felice, "Perché il Sud è rimasto indietro". Dopo aver ricostruito le tappe della vasta campagna di promozione del volume (stampa, presentazioni, web, radio e televisione) e delle reazioni critiche che nelle stesse sedi ha suscitato, si analizzano il metodo e le tesi proposte alla luce dell’ampia storiografia che, specie nell’ultimo trentennio, ha prodotto studi e ricerche che, non appiattite sul paradigma dell’arretratezza del Mezzogiorno preunitario e postunitario, hanno approfondito molteplici aspetti della sua vicenda, spianando la strada a letture meno univoche e lineari delle ragioni della persistenza del dualismo nell’economia italiana dall’Ottocento a oggi.File | Dimensione | Formato | |
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