Il nucleo narrativo dell’esempio XLVIII del Conde Lucanor, dedicato al tema dell’amicizia, è il frutto di un complesso montaggio intertestuale. Esso si ricollega al primo racconto della Disciplina clericalis (De dimidio amico) e alle sue rielaborazioni (le versioni tramandate dai Castigos y documentos del rey don Sancho e dal Libro del caballero Zifar), ma vi risultano integrate anche alcune componenti diegetiche costitutive del secondo, complementare racconto offerto da Pedro Alfonso (De integro amico), funzionali alla lettura tipologica che don Juan Manuel, per bocca di Patronio, ne proporrà in sede di commento. Anche questa operazione è tuttavia il risultato di un incrocio, stavolta con un altro ramo, pure di origine orientale, della tradizione narrativa sulla fede amicale, rappresentato dall’esempio dei «tres amigos» tramandato in castigliano dal Barlaam e Josaphat, che, insieme a una serie di riprese dei tre tipi di racconto nella letteratura esemplare mediolatina, offriva un modello interpretativo in chiave allegorico-cristiana del motivo della “prova degli amici”.The narrative nucleus of the XLVIII Exemplary Tale of Count Lucanor, which is dedicated to friendship, is the result of a complex intertextual montage. It may be linked to the first short story of the Disciplina clericalis (De dimidio amico) and its re-elaborated versions (i.e. the versions which were handed down by the Castigos y documentos del rey don Sancho and the Libro del caballero Zifar). Yet it was also integrated with some diegetic components from the second complementary short story by Pedro Alfonso (De integro amico), which was also functional to the typological reading proposed by Juan Manuel through Patronio in the comments. This latter expedient may be regarded as a result of another encounter with the narrative tradition related to friendly faith represented by the example of the «tres amigos». The example was handed down in Castilian in the Barlaam e Josaphat, which together with a series of rewritings of the three types of story in Medieval Latin exemplary literature offered a Christian allegorical interpretative model of the «proof of friendship» topos.

«Et nuestro señor Dios (...) fizo commo el buen amigo»: l’esempio XLVIII del ‘Conde Lucanor’ e i suoi paralleli (una rilettura)

LUONGO, Salvatore
2015-01-01

Abstract

Il nucleo narrativo dell’esempio XLVIII del Conde Lucanor, dedicato al tema dell’amicizia, è il frutto di un complesso montaggio intertestuale. Esso si ricollega al primo racconto della Disciplina clericalis (De dimidio amico) e alle sue rielaborazioni (le versioni tramandate dai Castigos y documentos del rey don Sancho e dal Libro del caballero Zifar), ma vi risultano integrate anche alcune componenti diegetiche costitutive del secondo, complementare racconto offerto da Pedro Alfonso (De integro amico), funzionali alla lettura tipologica che don Juan Manuel, per bocca di Patronio, ne proporrà in sede di commento. Anche questa operazione è tuttavia il risultato di un incrocio, stavolta con un altro ramo, pure di origine orientale, della tradizione narrativa sulla fede amicale, rappresentato dall’esempio dei «tres amigos» tramandato in castigliano dal Barlaam e Josaphat, che, insieme a una serie di riprese dei tre tipi di racconto nella letteratura esemplare mediolatina, offriva un modello interpretativo in chiave allegorico-cristiana del motivo della “prova degli amici”.The narrative nucleus of the XLVIII Exemplary Tale of Count Lucanor, which is dedicated to friendship, is the result of a complex intertextual montage. It may be linked to the first short story of the Disciplina clericalis (De dimidio amico) and its re-elaborated versions (i.e. the versions which were handed down by the Castigos y documentos del rey don Sancho and the Libro del caballero Zifar). Yet it was also integrated with some diegetic components from the second complementary short story by Pedro Alfonso (De integro amico), which was also functional to the typological reading proposed by Juan Manuel through Patronio in the comments. This latter expedient may be regarded as a result of another encounter with the narrative tradition related to friendly faith represented by the example of the «tres amigos». The example was handed down in Castilian in the Barlaam e Josaphat, which together with a series of rewritings of the three types of story in Medieval Latin exemplary literature offered a Christian allegorical interpretative model of the «proof of friendship» topos.
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