Il volume intende esaminare il collaborazionismo femminile, le sue forme e la sua consistenza. Si analizzano alcuni percorsi di alcune collaborazioniste si esamina l'atteggiamento della carta stampata di alcune province venete nei riguardi delle imputate per collaborazionismo nei processi celebrati all'indomani della Liberazione. I giornali, al pari delle giurie che componevano le Corti d'Assise straordinarie, riservavano un attenzione peculiare nei riguardi delle imputate. Gli articoli dedicati alle presunte collaborazioniste si interessavano al loro aspetto fisico, al loro abbigliamento, alla loro reazione emotiva in occasione dell'udienza, specie al momento della sentenza. I cronisti, inoltre, abusavano di stereotipi e infarcivano gli articoli di considerazioni ironiche di cattivo gusto. L'interno del volume è quello di osservare l'epurazione da una prospettiva differente da quella tradizionalmente adoperate. Lungi dall'essere un semplice processo giuridico ed amministrativo, l'epurazione fu anche un fenomeno sociale per mezzo del quale la nazione italiana transitò dal regime fascista alla democrazia, dalla guerra alla Liberazione. Questo processo di transizione interessò, dunque, anche le relazioni di genere, i costumi sessuali e la moda femminile, usciti profondamente scossi dal conflitto che si era appena concluso, e tentò di ricondurre la società, e in particolare la comunità femminile, entro il canone della rispettabilità su cui la comunità nazionale si fondava.

Processi alle fasciste. La carta stampata, la rispettabilità e l'epurazione delle collaborazioniste in alcune province venete (1945-1948)

MARTINI, ANDREA
2015-01-01

Abstract

Il volume intende esaminare il collaborazionismo femminile, le sue forme e la sua consistenza. Si analizzano alcuni percorsi di alcune collaborazioniste si esamina l'atteggiamento della carta stampata di alcune province venete nei riguardi delle imputate per collaborazionismo nei processi celebrati all'indomani della Liberazione. I giornali, al pari delle giurie che componevano le Corti d'Assise straordinarie, riservavano un attenzione peculiare nei riguardi delle imputate. Gli articoli dedicati alle presunte collaborazioniste si interessavano al loro aspetto fisico, al loro abbigliamento, alla loro reazione emotiva in occasione dell'udienza, specie al momento della sentenza. I cronisti, inoltre, abusavano di stereotipi e infarcivano gli articoli di considerazioni ironiche di cattivo gusto. L'interno del volume è quello di osservare l'epurazione da una prospettiva differente da quella tradizionalmente adoperate. Lungi dall'essere un semplice processo giuridico ed amministrativo, l'epurazione fu anche un fenomeno sociale per mezzo del quale la nazione italiana transitò dal regime fascista alla democrazia, dalla guerra alla Liberazione. Questo processo di transizione interessò, dunque, anche le relazioni di genere, i costumi sessuali e la moda femminile, usciti profondamente scossi dal conflitto che si era appena concluso, e tentò di ricondurre la società, e in particolare la comunità femminile, entro il canone della rispettabilità su cui la comunità nazionale si fondava.
2015
9788898877331
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/160777
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