L’articolo riguarda la capacità di aspirare dei figli e delle figlie dei migranti nell’Italia postcoloniale. La questione viene discussa a partire da una ricerca condotta nella città di Reggio Calabria. Dopo aver definito alcuni concetti chiave, come “Italia postcoloniale” e “capacità di aspirare”, viene presentata l’ipotesi principale, che consiste nel considerare la capacità di aspirare come una modalità di resistenza all’immaginario coloniale italiano. Mi sono servita di una metodologia di ricerca di tipo qualitativo attraverso la realizzazione di interviste in profondità. Negli ultimi paragrafi vengono presentati i dati raccolti empiricamente mediante la citazione di alcuni estratti delle interviste. Le questioni principali discusse nell’articolo riguardano: l’approccio dei figli dei migranti al proprio futuro in quanto giovani; la loro particolare esperienza in quanto persone con origini straniere; il ruolo giocato dal contesto meridionale nei loro progetti sul futuro. La ricerca suggerisce che la capacità di aspirare possa essere interpretata come una modalità di agency perché chi aspira a qualcosa intende modificare attivamente la propria condizione nel presente. Questo atteggiamento propositivo verso il futuro mi è sembrato abbastanza diffuso tra le persone intervistate.

La capacità di aspirare. Immagini di futuro di figli e figlie di migranti a Reggio Calabria

MICELI, SIMONA
2014-01-01

Abstract

L’articolo riguarda la capacità di aspirare dei figli e delle figlie dei migranti nell’Italia postcoloniale. La questione viene discussa a partire da una ricerca condotta nella città di Reggio Calabria. Dopo aver definito alcuni concetti chiave, come “Italia postcoloniale” e “capacità di aspirare”, viene presentata l’ipotesi principale, che consiste nel considerare la capacità di aspirare come una modalità di resistenza all’immaginario coloniale italiano. Mi sono servita di una metodologia di ricerca di tipo qualitativo attraverso la realizzazione di interviste in profondità. Negli ultimi paragrafi vengono presentati i dati raccolti empiricamente mediante la citazione di alcuni estratti delle interviste. Le questioni principali discusse nell’articolo riguardano: l’approccio dei figli dei migranti al proprio futuro in quanto giovani; la loro particolare esperienza in quanto persone con origini straniere; il ruolo giocato dal contesto meridionale nei loro progetti sul futuro. La ricerca suggerisce che la capacità di aspirare possa essere interpretata come una modalità di agency perché chi aspira a qualcosa intende modificare attivamente la propria condizione nel presente. Questo atteggiamento propositivo verso il futuro mi è sembrato abbastanza diffuso tra le persone intervistate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/160888
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