Si tratta di un secondo saggio introduttivo al ricco campionario del difforme che popola la tradizione narrativa inglese tardo-medievale, di cui il volumetto presenta una serie di brevi racconti tradotti con testo a fronte, dalla scrittura romanzesca (la tragica metamorfosi di Melusina) e agiografica (le leggende di San Cristoforo e San Brendano) a quella cronachistica e popolare (un episodio del furbo Marcolfo). In gioco è sempre la dimensione liminale, metamorfica e perturbante del corpo/discorso mostruoso, dalla figura del “wild man” al corpo femminile e gravido, su cui si inscrivono le paure e le tensioni socio-culturali di un’epoca segnata da profonde transizioni e contraddizioni.

“Il corpo ibrido, la cornice gravida”

LAUDANDO, Carmela Maria
2002-01-01

Abstract

Si tratta di un secondo saggio introduttivo al ricco campionario del difforme che popola la tradizione narrativa inglese tardo-medievale, di cui il volumetto presenta una serie di brevi racconti tradotti con testo a fronte, dalla scrittura romanzesca (la tragica metamorfosi di Melusina) e agiografica (le leggende di San Cristoforo e San Brendano) a quella cronachistica e popolare (un episodio del furbo Marcolfo). In gioco è sempre la dimensione liminale, metamorfica e perturbante del corpo/discorso mostruoso, dalla figura del “wild man” al corpo femminile e gravido, su cui si inscrivono le paure e le tensioni socio-culturali di un’epoca segnata da profonde transizioni e contraddizioni.
2002
88-495-0550-7
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