Il saggio prende in esame i due concetti-chiave di Giacometti, 'rassomiglianza' e 'profondità' che Merleau-Ponty utilizza nel suo "L'occhio e lo spirito" per descrivere i punti salienti di una ontologia e filosofia della percezione che in analogia con la capacità di una visione che, come quella del pittore, 'presta' il suo corpo alla realtà dell'essere nel suo 'scaglionamento' e del percepire nella reciprocità degli enti e delle azioni. Il saggio dimostra come Giacometti proponga a sua volta, attraverso la sua pittura e i suoi scritti, un pensiero visivo che si incontra in più punti con la filosofia tarda di Merleau-Ponty.

Somiglianza senza fine. Giacometti e Merleau-Ponty

TAVANI, ELENA
2016-01-01

Abstract

Il saggio prende in esame i due concetti-chiave di Giacometti, 'rassomiglianza' e 'profondità' che Merleau-Ponty utilizza nel suo "L'occhio e lo spirito" per descrivere i punti salienti di una ontologia e filosofia della percezione che in analogia con la capacità di una visione che, come quella del pittore, 'presta' il suo corpo alla realtà dell'essere nel suo 'scaglionamento' e del percepire nella reciprocità degli enti e delle azioni. Il saggio dimostra come Giacometti proponga a sua volta, attraverso la sua pittura e i suoi scritti, un pensiero visivo che si incontra in più punti con la filosofia tarda di Merleau-Ponty.
2016
978-88-5753-620-0
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