A partire dagli settanta del XIX secolo alcune donne in Libano e, successivamente, in Egitto cominciarono a collaborare con riviste come “Lisān al- Ḥāl”, “al-Ǧinān” e “al-Muqtaṭaf”. Le donne si dedicarono, per conto delle riviste, alla traduzione o adattamento di testi occidentali, grazie ai quali tentarono di avvalorare il loro orientamento proto-femminista, promuovendo contemporaneamente l’idea del nazionalismo arabo che stava prendendo forma in quegli anni. In virtù del loro lavoro, non ancora pienamente riconosciuto, le traduttrici del periodo della Nahḍah parteciparono, in modo sostanziale, al processo di innovazione dell’arabo che si realizzò tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Le donne e la traduzione nel periodo della Nahḍah
AVINO, Maria Elena Ines
2016-01-01
Abstract
A partire dagli settanta del XIX secolo alcune donne in Libano e, successivamente, in Egitto cominciarono a collaborare con riviste come “Lisān al- Ḥāl”, “al-Ǧinān” e “al-Muqtaṭaf”. Le donne si dedicarono, per conto delle riviste, alla traduzione o adattamento di testi occidentali, grazie ai quali tentarono di avvalorare il loro orientamento proto-femminista, promuovendo contemporaneamente l’idea del nazionalismo arabo che stava prendendo forma in quegli anni. In virtù del loro lavoro, non ancora pienamente riconosciuto, le traduttrici del periodo della Nahḍah parteciparono, in modo sostanziale, al processo di innovazione dell’arabo che si realizzò tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.File | Dimensione | Formato | |
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