Kant parla dell'immaginazione (Einbildungskraft) nell'Analitica della Ragion pura, definendola come una facoltà cieca, di cui solo raramente siamo consapevoli, e attribuendo a essa un ruolo fondamentale nel procedimento della conoscenza, giacché permette la sintesi dell'appercezione trascendentale del molteplice delle conoscenze, così come viene attuata dall'intelletto nella conoscenza dei fenomeni. L'elemento che emerge in primo piano è il carattere noumenico dell'immaginazione, che nella sua spontaneità si sottrae all'ambito categoriale e si collega direttamente alla caratteristica della libertà noumenica, che è idea della ragione e che costituisce l'architrave di tutta la conoscenza, di quella teoretica e di quella pratica
Immaginazione e libertà nella filosofia kantiana
D'ALESSANDRO, GIUSEPPE CARMINE
2016-01-01
Abstract
Kant parla dell'immaginazione (Einbildungskraft) nell'Analitica della Ragion pura, definendola come una facoltà cieca, di cui solo raramente siamo consapevoli, e attribuendo a essa un ruolo fondamentale nel procedimento della conoscenza, giacché permette la sintesi dell'appercezione trascendentale del molteplice delle conoscenze, così come viene attuata dall'intelletto nella conoscenza dei fenomeni. L'elemento che emerge in primo piano è il carattere noumenico dell'immaginazione, che nella sua spontaneità si sottrae all'ambito categoriale e si collega direttamente alla caratteristica della libertà noumenica, che è idea della ragione e che costituisce l'architrave di tutta la conoscenza, di quella teoretica e di quella praticaFile | Dimensione | Formato | |
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