Il saggio analizza il ricco tessuto inter-testuale e la centralità della memoria nel fortunato romanzo di Anita Desai, "Clear Light of the Day" del 1980. Particolarmente sensibile negli anni della sua formazione alla lezione di Virginia Woolf, la scrittrice anglo-indiana nel suo romanzo forse più autobiografico dimostra una peculiare intensità stilistica, non solo visionaria ma anche squisitamente ecoica, che in modo magistrale scandisce i quattro tempi della sintassi narrativa: la presenza spettrale e irrisolta del passato nel presente dei quattro protagonisti. Anche se i tragici avvenimenti della nazione indiana restano sullo sfondo, il ‘lessico familiare’ e le relazioni disfunzionali all’interno di una famiglia apparentemente ordinaria nella vecchia Delhi creano una trama vischiosa di riverberi accecanti e drammatiche risonanze tra ‘la casa e il mondo’, l’interno e l’esterno, il locale e il globale, in un crescendo di tensioni inespresse e frustrazioni sotterranee che esplodono poi nel confronto finale. Il romanzo di Anita Desai si impone all’attenzione di chi legge come distillato della sua esperienza di scrittrice/lettrice onnivora e consumata, cresciuta a contatto con lingue e tradizioni tra loro profondamente diverse, e da subito rapita dal potere incantatorio e segreto delle parole, dalla loro irriducibile e imprevedibile equivocità e polisemia, dalla loro performatività.
"Le segrete risonanze delle parole in 'Clear Light of Day' di Anita Desai"
LAUDANDO, Carmela Maria
2016-01-01
Abstract
Il saggio analizza il ricco tessuto inter-testuale e la centralità della memoria nel fortunato romanzo di Anita Desai, "Clear Light of the Day" del 1980. Particolarmente sensibile negli anni della sua formazione alla lezione di Virginia Woolf, la scrittrice anglo-indiana nel suo romanzo forse più autobiografico dimostra una peculiare intensità stilistica, non solo visionaria ma anche squisitamente ecoica, che in modo magistrale scandisce i quattro tempi della sintassi narrativa: la presenza spettrale e irrisolta del passato nel presente dei quattro protagonisti. Anche se i tragici avvenimenti della nazione indiana restano sullo sfondo, il ‘lessico familiare’ e le relazioni disfunzionali all’interno di una famiglia apparentemente ordinaria nella vecchia Delhi creano una trama vischiosa di riverberi accecanti e drammatiche risonanze tra ‘la casa e il mondo’, l’interno e l’esterno, il locale e il globale, in un crescendo di tensioni inespresse e frustrazioni sotterranee che esplodono poi nel confronto finale. Il romanzo di Anita Desai si impone all’attenzione di chi legge come distillato della sua esperienza di scrittrice/lettrice onnivora e consumata, cresciuta a contatto con lingue e tradizioni tra loro profondamente diverse, e da subito rapita dal potere incantatorio e segreto delle parole, dalla loro irriducibile e imprevedibile equivocità e polisemia, dalla loro performatività.File | Dimensione | Formato | |
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