Nella visione islamica prevale il principio che il comportamento economico sia una questione anche sociale che rispecchia un senso d’identità e un riconoscimento degli obiettivi degli altri e delle interdipendenze reciproche, anche quando gli obiettivi di una data persona siano in contrasto con gli obiettivi altrui. Pur non negando l’esistenza di profonde ambiguità e di problemi complessi, l’islam dimostra che il benessere anche economico della comunità può essere sostanzialmente arricchito dal prestare una maggiore attenzione all’etica e dal creare un più stretto contatto tra etica e economia. Questo concetto è l’asse portante del pensiero economico islamico contemporaneo, un fi lone relativamente recente di studi e ricerche che, a fronte della pervasività dei processi di globalizzazione, propone una reinterpretazione della propria «tradizione» culturale, basata sul Corano e sui testi degli autori medievali, e della «modernità» occidentale. Ne nascono teorie e pratiche economiche connotate come islamiche, frutto in realtà di un processo di ibridazione con prestiti dai principi dell’economia di mercato così come dal socialismo. In ambito islamico, l’interdipendenza tra etica e attività economica ha prodotto fenomeni come la fi nanza islamica, il cui successo è ormai noto a tutti, ma ha anche elaborato un impianto islamico di welfare, costruito sulla rivisitazione della zakāt (l’elemosina legale) che grazie alla rete globale di internet sta sperimentando nuove e sempre più effi caci forme di raccolta e distribuzione
I mercati del profeta. Economia e morale nell’Islam in epoca contemporanea tra sharī‘a, ideali di giustizia e organizzazione della società
FRANCESCA, Ersilia
2016-01-01
Abstract
Nella visione islamica prevale il principio che il comportamento economico sia una questione anche sociale che rispecchia un senso d’identità e un riconoscimento degli obiettivi degli altri e delle interdipendenze reciproche, anche quando gli obiettivi di una data persona siano in contrasto con gli obiettivi altrui. Pur non negando l’esistenza di profonde ambiguità e di problemi complessi, l’islam dimostra che il benessere anche economico della comunità può essere sostanzialmente arricchito dal prestare una maggiore attenzione all’etica e dal creare un più stretto contatto tra etica e economia. Questo concetto è l’asse portante del pensiero economico islamico contemporaneo, un fi lone relativamente recente di studi e ricerche che, a fronte della pervasività dei processi di globalizzazione, propone una reinterpretazione della propria «tradizione» culturale, basata sul Corano e sui testi degli autori medievali, e della «modernità» occidentale. Ne nascono teorie e pratiche economiche connotate come islamiche, frutto in realtà di un processo di ibridazione con prestiti dai principi dell’economia di mercato così come dal socialismo. In ambito islamico, l’interdipendenza tra etica e attività economica ha prodotto fenomeni come la fi nanza islamica, il cui successo è ormai noto a tutti, ma ha anche elaborato un impianto islamico di welfare, costruito sulla rivisitazione della zakāt (l’elemosina legale) che grazie alla rete globale di internet sta sperimentando nuove e sempre più effi caci forme di raccolta e distribuzioneFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
FEDE MERCATO UTOPIA_stampa.pdf
accesso solo dalla rete interna
Descrizione: articolo principale
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
3.11 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.11 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.