Nato dal contributo dell’autore a un seminario interdisciplinare sulla Regina di Saba, questo studio descrive le fonti antico-rumene in cui essa compare in vesti di Sibilla o di Sant’Anna Profetessa. Si tratta di un vasto excursus teso anzitutto a collocare la Sibilla-Saba rumena nella letteratura rumena antica e pre-moderna (secc. XVI-XVIII, con particolare attenzione ai cosiddetti “libri popolari”) ma anche nella tradizione europea. Partendo dalle origini – tuttora controverse – del sincretismo tra la Regina e la Sibilla, vengono prese via via in esame le principali fonti della tradizione bizantino slava e medio-latina, con le rispettive ipostasi della Sibilla-Saba. In particolare, vengono analizzate, a partire dalle origini note, le più importanti (influenti) apparizioni di questa figura: nella Leggenda del legno della Croce, nell’Oracolo sibillino dei nove soli (o della Sibilla tiburtina) e nel Romanzo di Alessandro (o Alessandreide). Contestualmente, vengono analizzati gli attributi della Sibilla-Saba, in particolare il piede d’oca e il titolo regale (che la qualifica anche come appartenente alla stirpe di Davide e sorella di Salomone). Tutte queste immagini, testi e motivi letterari compongono una ricostruzione di assai ampio respiro, costantemente in bilico tra Oriente e Occidente, Medioevo e Modernità, nella specifica (e ben poco frequentata) prospettiva della tradizione rumena antica. Ne risulta che la collocazione di quest’ultima rispetto alla tradizione europea è meno scontata di quanto ci si potrebbe aspettare e soprattutto che il confine tra Oriente e Occidente attraversa, in realtà, tutte le tradizioni prese in esame, da quelle occidentali (latina, romanza e germanica) a quella bizantina e slava.

La Regina di Saba nella letteratura rumena antica: una tradizione solo slavo-bizantina?

Stabile, Giuseppe
2016-01-01

Abstract

Nato dal contributo dell’autore a un seminario interdisciplinare sulla Regina di Saba, questo studio descrive le fonti antico-rumene in cui essa compare in vesti di Sibilla o di Sant’Anna Profetessa. Si tratta di un vasto excursus teso anzitutto a collocare la Sibilla-Saba rumena nella letteratura rumena antica e pre-moderna (secc. XVI-XVIII, con particolare attenzione ai cosiddetti “libri popolari”) ma anche nella tradizione europea. Partendo dalle origini – tuttora controverse – del sincretismo tra la Regina e la Sibilla, vengono prese via via in esame le principali fonti della tradizione bizantino slava e medio-latina, con le rispettive ipostasi della Sibilla-Saba. In particolare, vengono analizzate, a partire dalle origini note, le più importanti (influenti) apparizioni di questa figura: nella Leggenda del legno della Croce, nell’Oracolo sibillino dei nove soli (o della Sibilla tiburtina) e nel Romanzo di Alessandro (o Alessandreide). Contestualmente, vengono analizzati gli attributi della Sibilla-Saba, in particolare il piede d’oca e il titolo regale (che la qualifica anche come appartenente alla stirpe di Davide e sorella di Salomone). Tutte queste immagini, testi e motivi letterari compongono una ricostruzione di assai ampio respiro, costantemente in bilico tra Oriente e Occidente, Medioevo e Modernità, nella specifica (e ben poco frequentata) prospettiva della tradizione rumena antica. Ne risulta che la collocazione di quest’ultima rispetto alla tradizione europea è meno scontata di quanto ci si potrebbe aspettare e soprattutto che il confine tra Oriente e Occidente attraversa, in realtà, tutte le tradizioni prese in esame, da quelle occidentali (latina, romanza e germanica) a quella bizantina e slava.
2016
978-88-6719-139-0
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