The last part of the Conde Lucanor is not only the highest level of gradatio of knowledge outlined in the work, but exactly reproduces, as it were en abyme, the cultural model on which it is structured, making explicit, in the form of doctrinal treatise, the epistemological-Christian assumptions implicit in the first two sections. The argument, taking up notions vulgates by Scholastic, takes place from human duplicity, mundane and divine, and concludes with the recommendation to take the «carrera» that «guarda las dos vidas que dizen activa et contemplativa», a clear Thomist eco.

L’ultima parte del Conde Lucanor costituisce non solo il livello più elevato della gradatio del sapere delineata nell’opera, ma riproduce esattamente, per così dire en abyme, il modello culturale su cui essa si struttura, esplicitandone, nella forma del trattato dottrinale, i presupposti epistemologico-cristiani impliciti nelle prime due sezioni. L’argomentazione, riprendendo nozioni vulgate dalla Scolastica, si svolge a partire dalla duplicità, mondana e divina, dell’uomo, per concludersi con la raccomandazione a percorrere la «carrera» che «guarda las dos vidas que dizen activa et contemplativa», di evidente eco tomista.

Dio, uomo, mondo: la V parte del ‘Conde Lucanor’

Salvatore Luongo
2017-01-01

Abstract

The last part of the Conde Lucanor is not only the highest level of gradatio of knowledge outlined in the work, but exactly reproduces, as it were en abyme, the cultural model on which it is structured, making explicit, in the form of doctrinal treatise, the epistemological-Christian assumptions implicit in the first two sections. The argument, taking up notions vulgates by Scholastic, takes place from human duplicity, mundane and divine, and concludes with the recommendation to take the «carrera» that «guarda las dos vidas que dizen activa et contemplativa», a clear Thomist eco.
2017
L’ultima parte del Conde Lucanor costituisce non solo il livello più elevato della gradatio del sapere delineata nell’opera, ma riproduce esattamente, per così dire en abyme, il modello culturale su cui essa si struttura, esplicitandone, nella forma del trattato dottrinale, i presupposti epistemologico-cristiani impliciti nelle prime due sezioni. L’argomentazione, riprendendo nozioni vulgate dalla Scolastica, si svolge a partire dalla duplicità, mondana e divina, dell’uomo, per concludersi con la raccomandazione a percorrere la «carrera» che «guarda las dos vidas que dizen activa et contemplativa», di evidente eco tomista.
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