Con il National Small Business Act del 1996, il nuovo governo democratico del Sudafrica definiva il settore della piccola imprenditoria, suddividendolo in diverse categorie, e creava nuovi organi di promozione e sviluppo di quella africana. Per capire chi realmente fossero i destinatari di queste politiche, definiti come piccoli e micro-imprenditori, era necessario ricostruirne le traiettorie storiche, in una prospettiva che ne evidenziasse l’agency all’interno di strutture economiche e legislative restrittive. Protagonisti della ricerca sono un gruppo di piccoli e micro-imprenditori africani nelle aree urbane del Witwatersrand, la regione economicamente più rilevante del Sudafrica, che hanno cominciato la propria traiettoria imprenditoriale dal cosiddetto “settore informale” durante il regime dell’apartheid, per poi incrociare quelle dell’economia ufficiale post-apartheid. Le storie di vita raccolte dalla ricerca sul campo hanno evidenziato i problemi comuni a questo gruppo di micro-imprenditori africani nel tentativo di emergere nell’economia dominante. La posizione marginale che si sono trovati a ricoprire nel momento della transizione dal sistema dell’apartheid a quello democratico non ha permesso loro di intercettare le politiche di promozione, finendo col “rimanere bloccati tra il vecchio e il nuovo” a vantaggio di una classe imprenditoriale di matrice politica e burocratica, costruitasi attorno ai programmi del black economic empowerment.
Getting stuck between the old and the new. Una prospettiva storica sui piccoli e micro-imprenditori africani nel Witwatersrand
Antonio Pezzano
2017-01-01
Abstract
Con il National Small Business Act del 1996, il nuovo governo democratico del Sudafrica definiva il settore della piccola imprenditoria, suddividendolo in diverse categorie, e creava nuovi organi di promozione e sviluppo di quella africana. Per capire chi realmente fossero i destinatari di queste politiche, definiti come piccoli e micro-imprenditori, era necessario ricostruirne le traiettorie storiche, in una prospettiva che ne evidenziasse l’agency all’interno di strutture economiche e legislative restrittive. Protagonisti della ricerca sono un gruppo di piccoli e micro-imprenditori africani nelle aree urbane del Witwatersrand, la regione economicamente più rilevante del Sudafrica, che hanno cominciato la propria traiettoria imprenditoriale dal cosiddetto “settore informale” durante il regime dell’apartheid, per poi incrociare quelle dell’economia ufficiale post-apartheid. Le storie di vita raccolte dalla ricerca sul campo hanno evidenziato i problemi comuni a questo gruppo di micro-imprenditori africani nel tentativo di emergere nell’economia dominante. La posizione marginale che si sono trovati a ricoprire nel momento della transizione dal sistema dell’apartheid a quello democratico non ha permesso loro di intercettare le politiche di promozione, finendo col “rimanere bloccati tra il vecchio e il nuovo” a vantaggio di una classe imprenditoriale di matrice politica e burocratica, costruitasi attorno ai programmi del black economic empowerment.File | Dimensione | Formato | |
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