By adopting a synchronic/diachronic perspective, the study addresses the role of metonymy in the representation of numerical quantity. This can be observed in: a) the motivation relating individual numeral forms, as well as the internal organization of the whole numeral sequence, to non-numeric entities involved in actual quantifying procedures; b) the phenomenon by which certain salient numerosities function as reference points (Langacker, 1993) for other numerical representations within the functional/conceptual domain (Barcelona, 2011) of numerical quantity. First, a metonymic interpretation of a small group of numerals from different linguistic areas is proposed. Subsequently, the study focuses on a class of collective numerals in contemporary standard Italian that are derived from cardinals by means of affixation with –ino. The analysis of these word formations is aimed at demonstrating that metonymic mapping is a prerequisite for derivation, and that the mapping is based on privileged conceptual/pragmatic functions within the domain of NUMEROSITY.

Adottando una prospettiva sia sincronica che diacronica, lo studio esamina il ruolo della metonimia nella rappresentazione della quantità numerica. Questo ruolo può essere osservato: a) nella motivazione che mette in relazione singole forme linguistiche, così come, nel suo insieme, l’organizzazione interna di un sistema numerale, con entità non numeriche coinvolte in procedure di quantificazione; b) nel fenomeno per cui determinate numerosità salienti fungono da “punti di riferimento” (Langacker, 1993) per ulteriori rappresentazioni numeriche all’interno del dominio funzionale/concettuale (Barcelona, 2011) della quantità numerica. In primo luogo, viene proposta un’interpretazione in chiave metonimica di forme numerali attestate in tradizioni di aree linguistiche differenti. Quindi, lo studio si focalizza su una classe di numerali collettivi in italiano contemporaneo derivati da cardinali tramite suffissazione con –ino. L’analisi di queste formazioni punta a mostrare che la mappatura metonimica costituisce un prerequisito semantico per il processo di derivazione, e che la mappatura stessa si fonda su relazioni concettuali/pragmatiche privilegiate all’interno del dominio della “numerosità”.

Metonymy in numerals

Pannain
2017-01-01

Abstract

By adopting a synchronic/diachronic perspective, the study addresses the role of metonymy in the representation of numerical quantity. This can be observed in: a) the motivation relating individual numeral forms, as well as the internal organization of the whole numeral sequence, to non-numeric entities involved in actual quantifying procedures; b) the phenomenon by which certain salient numerosities function as reference points (Langacker, 1993) for other numerical representations within the functional/conceptual domain (Barcelona, 2011) of numerical quantity. First, a metonymic interpretation of a small group of numerals from different linguistic areas is proposed. Subsequently, the study focuses on a class of collective numerals in contemporary standard Italian that are derived from cardinals by means of affixation with –ino. The analysis of these word formations is aimed at demonstrating that metonymic mapping is a prerequisite for derivation, and that the mapping is based on privileged conceptual/pragmatic functions within the domain of NUMEROSITY.
2017
Adottando una prospettiva sia sincronica che diacronica, lo studio esamina il ruolo della metonimia nella rappresentazione della quantità numerica. Questo ruolo può essere osservato: a) nella motivazione che mette in relazione singole forme linguistiche, così come, nel suo insieme, l’organizzazione interna di un sistema numerale, con entità non numeriche coinvolte in procedure di quantificazione; b) nel fenomeno per cui determinate numerosità salienti fungono da “punti di riferimento” (Langacker, 1993) per ulteriori rappresentazioni numeriche all’interno del dominio funzionale/concettuale (Barcelona, 2011) della quantità numerica. In primo luogo, viene proposta un’interpretazione in chiave metonimica di forme numerali attestate in tradizioni di aree linguistiche differenti. Quindi, lo studio si focalizza su una classe di numerali collettivi in italiano contemporaneo derivati da cardinali tramite suffissazione con –ino. L’analisi di queste formazioni punta a mostrare che la mappatura metonimica costituisce un prerequisito semantico per il processo di derivazione, e che la mappatura stessa si fonda su relazioni concettuali/pragmatiche privilegiate all’interno del dominio della “numerosità”.
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