Slavic Linguitics in Italian Universities between Semantics and Pragmatics. A Meeting of the Italian Linguists. L’obiettivo del saggio è di delineare lo stato di recenti ricerche sviluppate da studiosi italiani nel settore della linguistica slava. Particolare attenzione vi è stata dedicata al VI Convegno (con atti presentati in pre-print), che si inscrive in una tradizione risalente agli anni ’80, i cui risultati sono racchiusi in una serie di volumi intitolati Problemi di morfosintassi delle lingue slave (1988-’95). Il convegno ha documentato una notevole crescita dell’interesse scientifico per la morfosintassi (sia sincronica che diacronica), ma anche per altre aree della linguistica teorica e applicata, quali la pragmatica, la semantica, l’acquisizione e la sociolinguistica. Le relazioni presentate al convegno e le discussioni svoltesi contestualmente rivelano la varietà dei temi affrontati, delle metodologie utilizzate e l’ampiezza del panorama linguistica abbracciato, che ha compreso diverse lingue slave. L’area più cospicua è rappresentata dai lavori su aspetto verbale e referenza delle forme nominali, questioni trattate anche in relazione alle lingue romanze e germaniche. I lavori rientrano nell’ambito più ampio delle ricerche sull’opposizione aspettuale, con l’obiettivo di dimostrare che l’aspetto e la natura semantica del verbo nelle lingue slave contribuiscono a veicolare l’informazione sul carattere referenziale o non referenziale dei suoi argomenti. Alcune relazioni confrontano la funzione dell’articolo grammaticalizzato nel bulgaro e nel macedone con la presenza di “articoloidi” nelle altre lingue slave, nelle quali l’articolo manca. Sono stati ampiamente discussi il rapporto tra aspetto imperfettivo e perfettivo del verbo, determinatezza e indeterminatezza dell’argomenti del verbo, proponendo di considerare l’aspetto verbale come uno dei mezzi veicolanti il valore referenziale o non referenziale dei sintagmi nominali nelle lingue slave. Un gruppo di contributi ha riguardato il comportamento aspettuale dei verbi atelici, che usano l’aspetto imperfettivo “in funzione perfettiva” per esprimere un evento verificatosi nel passato con un’accezione o incoativa o delimitativa. Rilevanti, per il convegno, sono gli studi di approccio cognitivo che si collocano nello spazio tra semantica e pragmatica e suggeriscono i parametri di una classificazione delle relazioni logico-semantiche tra gli enunciati. Non minore rilievo, tuttavia, ha ricevuto la presentazione di studi dedicati all’acquisizione delle lingue straniere, in specie ai problemi connessi con la differente struttura delle lingue in gioco (la lingua madre dell’apprendente la lingua oggetto di apprendimento). Alcuni lavori riguardanti soprattutto il russo si collocano nella cornice teorica della grammatica generativa; altri tra sintassi e semantica della frase complessa, con un ampio corollario di analisi delle forme espressive della relazione transfrastica di tipo concessivo-fattuale in russo e italiano. Per la varietà dei temi trattati, il volume è suscettibile di interessare non soltanto gli slavisti ma anche gli studiosi di linguistica generale e applicata.

Slavjanskoto ezikoznanie v italianskite universiteti meždu semantika i pragmatika. Srešta-razgovor na italianskite lingvisti [Slavic Linguitics in Italian Universities between Semantics and Pragmatics. A Meeting of the Italian Linguists]

Tatiana Lekova
2017-01-01

Abstract

Slavic Linguitics in Italian Universities between Semantics and Pragmatics. A Meeting of the Italian Linguists. L’obiettivo del saggio è di delineare lo stato di recenti ricerche sviluppate da studiosi italiani nel settore della linguistica slava. Particolare attenzione vi è stata dedicata al VI Convegno (con atti presentati in pre-print), che si inscrive in una tradizione risalente agli anni ’80, i cui risultati sono racchiusi in una serie di volumi intitolati Problemi di morfosintassi delle lingue slave (1988-’95). Il convegno ha documentato una notevole crescita dell’interesse scientifico per la morfosintassi (sia sincronica che diacronica), ma anche per altre aree della linguistica teorica e applicata, quali la pragmatica, la semantica, l’acquisizione e la sociolinguistica. Le relazioni presentate al convegno e le discussioni svoltesi contestualmente rivelano la varietà dei temi affrontati, delle metodologie utilizzate e l’ampiezza del panorama linguistica abbracciato, che ha compreso diverse lingue slave. L’area più cospicua è rappresentata dai lavori su aspetto verbale e referenza delle forme nominali, questioni trattate anche in relazione alle lingue romanze e germaniche. I lavori rientrano nell’ambito più ampio delle ricerche sull’opposizione aspettuale, con l’obiettivo di dimostrare che l’aspetto e la natura semantica del verbo nelle lingue slave contribuiscono a veicolare l’informazione sul carattere referenziale o non referenziale dei suoi argomenti. Alcune relazioni confrontano la funzione dell’articolo grammaticalizzato nel bulgaro e nel macedone con la presenza di “articoloidi” nelle altre lingue slave, nelle quali l’articolo manca. Sono stati ampiamente discussi il rapporto tra aspetto imperfettivo e perfettivo del verbo, determinatezza e indeterminatezza dell’argomenti del verbo, proponendo di considerare l’aspetto verbale come uno dei mezzi veicolanti il valore referenziale o non referenziale dei sintagmi nominali nelle lingue slave. Un gruppo di contributi ha riguardato il comportamento aspettuale dei verbi atelici, che usano l’aspetto imperfettivo “in funzione perfettiva” per esprimere un evento verificatosi nel passato con un’accezione o incoativa o delimitativa. Rilevanti, per il convegno, sono gli studi di approccio cognitivo che si collocano nello spazio tra semantica e pragmatica e suggeriscono i parametri di una classificazione delle relazioni logico-semantiche tra gli enunciati. Non minore rilievo, tuttavia, ha ricevuto la presentazione di studi dedicati all’acquisizione delle lingue straniere, in specie ai problemi connessi con la differente struttura delle lingue in gioco (la lingua madre dell’apprendente la lingua oggetto di apprendimento). Alcuni lavori riguardanti soprattutto il russo si collocano nella cornice teorica della grammatica generativa; altri tra sintassi e semantica della frase complessa, con un ampio corollario di analisi delle forme espressive della relazione transfrastica di tipo concessivo-fattuale in russo e italiano. Per la varietà dei temi trattati, il volume è suscettibile di interessare non soltanto gli slavisti ma anche gli studiosi di linguistica generale e applicata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/179188
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