Le toponimie native sono state un tema assai poco frequentato dall’etnografia classica, nonostante la riflessione sulle terminologie native (etno-tassonomie, termini di parentela etc.) sia stato un asse fondamentale del pensiero antropologico del novecento. In questo saggio si ripercorrono le ragioni di questo relativo disinteresse, riconducibili, a posteriori, al posizionamento geo-politico coloniale implicito nella nozione stessa di indigenità. Alla luce dei risultati degli studi accumulati nell’ultimo trentennio, e di una comparazione fra i sistemi toponimici amerindiani ed australiani, le etno-toponimie si rivelano invece un dato di primaria importanza per indagare e mappare etnograficamente un rapporto nativo con i luoghi dato troppo spesso per scontato dietro le metafore del “radicamento” e dell’“ancestralità” e riconoscere, oltre la nozione stessa di indigenità, la vigenza di diverse “geontologie” native. Le rivendicazioni dei diritti territoriali nativi hanno fatto emergere nell’ultimo trentennio la valenza politica che tali parole rivestono in contesti giuridici nazionali ed internazionali in cui si negoziano tali diritti. Da questa prospettiva, l’accresciuta agency politico-giuridica dei popoli nativi in seno alle nazioni post-coloniali si rivela strategica in una congiuntura di crisi ecologica conclamata dove l’agentività della terra (terremoti, alluvioni, cambiamenti climatici etc.) pretende una voce ed un ascolto politico che sembrano latitare del tutto a livello di governance internazionale. I diritti nativi possono diventare in tal senso cruciali per l’elaborazione di nuove frontiere di diritto orientate a promuovere e garantire nuove forme di convivenza fra umani e non umani (compresi gli enti geologici e meteorologici “inanimati”), spostando i confini della soggettività politica e giuridica.

Voci da una terra inquieta. Nomi di luogo e diritti nativi ai tempi dell'antropocene

Cristiano Tallè
2018-01-01

Abstract

Le toponimie native sono state un tema assai poco frequentato dall’etnografia classica, nonostante la riflessione sulle terminologie native (etno-tassonomie, termini di parentela etc.) sia stato un asse fondamentale del pensiero antropologico del novecento. In questo saggio si ripercorrono le ragioni di questo relativo disinteresse, riconducibili, a posteriori, al posizionamento geo-politico coloniale implicito nella nozione stessa di indigenità. Alla luce dei risultati degli studi accumulati nell’ultimo trentennio, e di una comparazione fra i sistemi toponimici amerindiani ed australiani, le etno-toponimie si rivelano invece un dato di primaria importanza per indagare e mappare etnograficamente un rapporto nativo con i luoghi dato troppo spesso per scontato dietro le metafore del “radicamento” e dell’“ancestralità” e riconoscere, oltre la nozione stessa di indigenità, la vigenza di diverse “geontologie” native. Le rivendicazioni dei diritti territoriali nativi hanno fatto emergere nell’ultimo trentennio la valenza politica che tali parole rivestono in contesti giuridici nazionali ed internazionali in cui si negoziano tali diritti. Da questa prospettiva, l’accresciuta agency politico-giuridica dei popoli nativi in seno alle nazioni post-coloniali si rivela strategica in una congiuntura di crisi ecologica conclamata dove l’agentività della terra (terremoti, alluvioni, cambiamenti climatici etc.) pretende una voce ed un ascolto politico che sembrano latitare del tutto a livello di governance internazionale. I diritti nativi possono diventare in tal senso cruciali per l’elaborazione di nuove frontiere di diritto orientate a promuovere e garantire nuove forme di convivenza fra umani e non umani (compresi gli enti geologici e meteorologici “inanimati”), spostando i confini della soggettività politica e giuridica.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tallè 2018, Voci da una terra inquieta. Nomi di luogo e diritti nativi ai tempi dell'antropocene.pdf

accesso aperto

Descrizione: Articolo in rivista
Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione 584.92 kB
Formato Adobe PDF
584.92 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/180286
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact