Il presente contributo si propone di indagare il senso di nichilismo, spaesamento e rottura con le tradizioni borghesi, che caratterizza la vita di tanti giovani fra le due guerre in Romania, come traspare anche nel romanzo di Mircea Eliade Gli huligani. Quest’ultimo è un affresco generazionale, in cui si intrecciano le storie di vari protagonisti, tutti accomunati da quel disperato impeto autodistruttivo che già prefigura ideologicamente la nascita dell’„uomo nuovo”, il rivoluzionario in camicia verde, terrore dei benpensanti. Gli huligani, in questo senso, è un grande affresco storico che contribuisce a illuminare uno degli snodi cruciali della gioventù interbellica romena attraverso i temi dell’identità sessuale e della giovinezza visti come problema sociale e psicologico, ma anche politico e ideologico. Qui il confine tra gli „huligani” e l’„huliganismo” si intreccia quasi indissolubilmente, ed è pressoché impossibile cogliere le differenze tra i diversi aspetti. Se Eliade preferiva porre ufficialmente il fenomeno dell’„huliganismo” nel campo della psicologia esistenziale a carattere evolutivo e spirituale, Miron Radu Paraschivescu interpreta l’„huliganismo” dell’epoca come un fenomeno della decadenza borghese fascistizzata vicina ormai al suo inesorabile declino.
“Gli huligani” di Eliade e il vitalismo inquieto e disperato della “Giovane generazione”
giovanni rotiroti
2018-01-01
Abstract
Il presente contributo si propone di indagare il senso di nichilismo, spaesamento e rottura con le tradizioni borghesi, che caratterizza la vita di tanti giovani fra le due guerre in Romania, come traspare anche nel romanzo di Mircea Eliade Gli huligani. Quest’ultimo è un affresco generazionale, in cui si intrecciano le storie di vari protagonisti, tutti accomunati da quel disperato impeto autodistruttivo che già prefigura ideologicamente la nascita dell’„uomo nuovo”, il rivoluzionario in camicia verde, terrore dei benpensanti. Gli huligani, in questo senso, è un grande affresco storico che contribuisce a illuminare uno degli snodi cruciali della gioventù interbellica romena attraverso i temi dell’identità sessuale e della giovinezza visti come problema sociale e psicologico, ma anche politico e ideologico. Qui il confine tra gli „huligani” e l’„huliganismo” si intreccia quasi indissolubilmente, ed è pressoché impossibile cogliere le differenze tra i diversi aspetti. Se Eliade preferiva porre ufficialmente il fenomeno dell’„huliganismo” nel campo della psicologia esistenziale a carattere evolutivo e spirituale, Miron Radu Paraschivescu interpreta l’„huliganismo” dell’epoca come un fenomeno della decadenza borghese fascistizzata vicina ormai al suo inesorabile declino.| File | Dimensione | Formato | |
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