L’area adiacente all’edificio identificato come il pretorio di Gortina, capoluogo della provincia di Creta, ha restituito un numero considerevole di documenti epigrafici databili tra la metà del IV e la prima metà del V secolo d.C. Si tratta per lo più di iscrizioni incise su basi di statua, dedicate a governatori e ad altri alti funzionari imperiali. Tra queste testimonianze, spicca il ciclo di statue erette dal governatore Oecumenius Dositheus Asclepiodotus, in carica probabilmente tra l’estate 382 e l’estate 383: a quell’epoca la provincia di Creta, parte della diocesi di Macedonia, era sotto il controllo dell’imperatore ‘d’Occidente’ Graziano. Si tratta di una decina di monumenti in onore di insigni senatori romani, ai quali si aggiungono le statue per i tre imperatori in carica (Graziano, Valentiniano II e Teodosio), nonché una statua per Asclepiodotus stesso. Nessuno dei senatori, ad eccezione dei due prefetti al pretorio, sembra essere stato coinvolto nelle vicende dell’isola né aver svolto funzioni amministrative in questa regione: ciò rende l’iniziativa dei Cretesi alquanto singolare

Le iscrizioni tardoantiche del Pretorio di Gortyna. Contestualizzazione archeologica e storica di un ciclo statuario di età teodosiana

Ignazio Tantillo
2017-01-01

Abstract

L’area adiacente all’edificio identificato come il pretorio di Gortina, capoluogo della provincia di Creta, ha restituito un numero considerevole di documenti epigrafici databili tra la metà del IV e la prima metà del V secolo d.C. Si tratta per lo più di iscrizioni incise su basi di statua, dedicate a governatori e ad altri alti funzionari imperiali. Tra queste testimonianze, spicca il ciclo di statue erette dal governatore Oecumenius Dositheus Asclepiodotus, in carica probabilmente tra l’estate 382 e l’estate 383: a quell’epoca la provincia di Creta, parte della diocesi di Macedonia, era sotto il controllo dell’imperatore ‘d’Occidente’ Graziano. Si tratta di una decina di monumenti in onore di insigni senatori romani, ai quali si aggiungono le statue per i tre imperatori in carica (Graziano, Valentiniano II e Teodosio), nonché una statua per Asclepiodotus stesso. Nessuno dei senatori, ad eccezione dei due prefetti al pretorio, sembra essere stato coinvolto nelle vicende dell’isola né aver svolto funzioni amministrative in questa regione: ciò rende l’iniziativa dei Cretesi alquanto singolare
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