Con il presente articolo mi propongo di indagare la formazione del soggetto dal punto di vista psicanalitico al tempo del declino attuale del modello neoliberista sia in ambito sociale che economico. Prendendo in esame l’opera di Gherasim Luca è possibile notare che alla base di un lavoro sul soggetto sia a livello singolare che a livello collettivo, vi è un progetto etico, e che la possibilità di auto-emancipazione soggettiva dipende, in ultima analisi, dal riorientamento dei desideri in una sorta di riarticolazione del comune e del singolare e facendo riscoprire al soggetto dei nuovi modi della performatività, in un percorso imprevedibile e non di rado spaesante. Ed è proprio a partire da una soggettività desiderante, che assume appassionatamente la scissione e il fallimento del soggetto stesso, che a mio avviso è necessario oggi produrre o reinventare un inconscio nell’età del crepuscolo della religione del Capitalismo: un inconscio che sia capace di proiezione verso il futuro e che sia garante di una politica di emancipazione; un inconscio che dia voce a chi non è rappresentato e che di fatto vive invisibile, in maniera quasi spettrale, ai margini del nostro comune campo sociale.

“Uno spettro si aggira per l’Europa”: poesia, psicoanalisi e ascolto nell’età del crepuscolo della religione capitalista

giovanni rotiroti
2018-01-01

Abstract

Con il presente articolo mi propongo di indagare la formazione del soggetto dal punto di vista psicanalitico al tempo del declino attuale del modello neoliberista sia in ambito sociale che economico. Prendendo in esame l’opera di Gherasim Luca è possibile notare che alla base di un lavoro sul soggetto sia a livello singolare che a livello collettivo, vi è un progetto etico, e che la possibilità di auto-emancipazione soggettiva dipende, in ultima analisi, dal riorientamento dei desideri in una sorta di riarticolazione del comune e del singolare e facendo riscoprire al soggetto dei nuovi modi della performatività, in un percorso imprevedibile e non di rado spaesante. Ed è proprio a partire da una soggettività desiderante, che assume appassionatamente la scissione e il fallimento del soggetto stesso, che a mio avviso è necessario oggi produrre o reinventare un inconscio nell’età del crepuscolo della religione del Capitalismo: un inconscio che sia capace di proiezione verso il futuro e che sia garante di una politica di emancipazione; un inconscio che dia voce a chi non è rappresentato e che di fatto vive invisibile, in maniera quasi spettrale, ai margini del nostro comune campo sociale.
2018
9788846753625
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