The Relics of Witchcraft in Italy in the Work of Charles Godfrey Leland (Comments on the Origin of WICCA)

The study presents the activities of the American folklorist Charles Godfrey Leland (1824–1903) in Italy. Leland‘s aim was to find relics of the ancient religion of the Etruscans and the ancient Romans among the peasants and shepherds living in the upper regions of Apennine, between Florence and Bologna. Collections of legends and tales of the local inhabitants of Apennine published by Ch. G. Leland in the 1890s, became the primary sources which the current representatives of the Wicca religious movement refer to. Leland‘s ethnographic activities can be described as quite controversial, and have found very little response not only in Italy at the time, but also in the American academic space. The contribution does not attempt to give Wicca followers any answer to the question if the current Wicca may still refer to Leland‘s work or not but wants to provide a critical view of his personage and his method of collecting data.

Lo studio presenta le attività del folclorista americano Charles Godfrey Leland (1824–1903) in Italia. L'obiettivo del Leland era quello di trovare e raccogliere testimonianze orali dell'antica religione degli Etruschi e dei Romani tra i contadini ed i pastori dell'alto Appennino. Le raccolte di leggende e racconti degli abitanti dell'Appennino Tosco-emiliano edite da Ch. G. Leland negli anni '90 dell'Ottocento, divennero la fonte primaria a cui fanno riferimento gli odierni rappresentanti del movimento religioso Wicca. Le attività etnografiche di Leland furono considerate relativamente controverse, tanto da non trovare eco non solo nell’Italia del tempo, ma anche nello spazio accademico americano. Il contributo non cerca di dare ai seguaci della Wicca alcuna risposta alla domanda se l'attuale Wicca possa ancora fare riferimento al lavoro di Leland o meno, ma vuole offrire uno sguardo critico alla figura del Leland ed al suo metodo di raccolta dei dati.