Il presente studio intende far emergere alcuni aspetti meno noti della produzione letteraria di Eugène Ionesco, il celebre drammaturgo dell’assurdo. A partire da una serie di suoi articoli giornalistici, scritti in romeno, è possibile cogliere i primi segnali di dissenso nei confronti della svolta politica totalitaria intrapresa dai suoi colleghi intellettuali che ruotavano intorno all’associazione culturale “Criterion”. Questi articoli possiedono un grande valore documentario attraverso cui è possibile rileggere l’opera del drammaturgo in una prospettiva che prende in seria considerazione il contesto storico della Romania interbellica.

La pubblicistica di Eugen Ionescu del 1937. La crisi culturale romena e il Personalismo come possibilità di recupero dello “spirituale”.

Irma Carannante
2016-01-01

Abstract

Il presente studio intende far emergere alcuni aspetti meno noti della produzione letteraria di Eugène Ionesco, il celebre drammaturgo dell’assurdo. A partire da una serie di suoi articoli giornalistici, scritti in romeno, è possibile cogliere i primi segnali di dissenso nei confronti della svolta politica totalitaria intrapresa dai suoi colleghi intellettuali che ruotavano intorno all’associazione culturale “Criterion”. Questi articoli possiedono un grande valore documentario attraverso cui è possibile rileggere l’opera del drammaturgo in una prospettiva che prende in seria considerazione il contesto storico della Romania interbellica.
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