Attingendo alle riflessioni critiche innestatesi sulle teorie psicoa-nalitiche del filosofo francese Jacques Lacan, il saggio propone un’analisi di A Midsummer Night’s Dream al fine di mettere in evidenza la stretta re-lazione esistente tra la funzione costitutiva dello sguardo e la dimensione affettiva del luogo rappresentato sul palcoscenico. L’attraversamento dei confini spaziali nella commedia produce delle variazioni affettive che alte-rano il modo in cui i personaggi guardano gli altri e nell’altrui sguardo si riconoscono. Le fluttuazioni della dimensione erotica che ne conseguono si riflettono nel linguaggio impiegato dai quattro giovani protagonisti del dramma e sono da questo a loro volta influenzate. Si tratta di una relazione di reciprocità magistralmente impiegata da Shakespeare in riconfigurazioni visive dello sguardo all’origine dei mancati riconoscimenti e degli errori di valutazione attraverso cui vengono ricreate le condizioni pseudo-oniriche del dramma. Queste ultime sono necessarie affinché i personaggi possano condurre le esplorazioni di versioni ‘altre’ del sé che rappresentano uno dei principali, e più efficaci, strumenti drammaturgici nella costruzione dell’im-palcatura comica a sostegno della commedia. Nella divertita rimappatura affettiva dei luoghi e degli oggetti del desiderio, A Midsummer Night’s Dream sembra così produrre una visione anamorfica in grado di trasportare gli spettatori, prima ancora che i suoi personaggi, nel flusso intimamente ‘nomade’ dell’eros e del desiderio.

“I ‘luoghi’ del desiderio e riconfigurazioni dello sguardo in A Midsummer Night’s Dream”

Giuseppe De Riso
2019-01-01

Abstract

Attingendo alle riflessioni critiche innestatesi sulle teorie psicoa-nalitiche del filosofo francese Jacques Lacan, il saggio propone un’analisi di A Midsummer Night’s Dream al fine di mettere in evidenza la stretta re-lazione esistente tra la funzione costitutiva dello sguardo e la dimensione affettiva del luogo rappresentato sul palcoscenico. L’attraversamento dei confini spaziali nella commedia produce delle variazioni affettive che alte-rano il modo in cui i personaggi guardano gli altri e nell’altrui sguardo si riconoscono. Le fluttuazioni della dimensione erotica che ne conseguono si riflettono nel linguaggio impiegato dai quattro giovani protagonisti del dramma e sono da questo a loro volta influenzate. Si tratta di una relazione di reciprocità magistralmente impiegata da Shakespeare in riconfigurazioni visive dello sguardo all’origine dei mancati riconoscimenti e degli errori di valutazione attraverso cui vengono ricreate le condizioni pseudo-oniriche del dramma. Queste ultime sono necessarie affinché i personaggi possano condurre le esplorazioni di versioni ‘altre’ del sé che rappresentano uno dei principali, e più efficaci, strumenti drammaturgici nella costruzione dell’im-palcatura comica a sostegno della commedia. Nella divertita rimappatura affettiva dei luoghi e degli oggetti del desiderio, A Midsummer Night’s Dream sembra così produrre una visione anamorfica in grado di trasportare gli spettatori, prima ancora che i suoi personaggi, nel flusso intimamente ‘nomade’ dell’eros e del desiderio.
2019
978-88-6719-180-2
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12. (Contributo in volume - 2019) Il senso del comico, 129-143.pdf

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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/188238
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