La difficoltà di definire il genere commedia deriva dalla sua complessità come specchio della vita in tutte le sue sfaccettature e ambiguità. La commedia, peraltro, sembra prestarsi più degli altri generi alle tante possibilità della sperimentazione teatrale shakespeariana, nella ricerca inesauribile di nuovi linguaggi e di nuove modalità che si realizzano attraverso l’adozione di forme diverse nella strutturazione del discorso teatrale, nelle tante soluzioni di apertura e di chiusura delle commedie, nella funzione determinante dei luoghi, nei personaggi dall’evoluzione mai scontata e fissa (in contrasto con i modelli classici della commedia latina e italiana), nel riflettere il disagio profondo dell’uomo del tempo attraverso la rappresentazione del problema dell’identità, delle difficoltà dei rapporti interpersonali e di temi politici e sociali di grande impatto (giustizia, razza, religione, colonialismo). Insomma, il comico in Shakespeare, con le sue note a volte tragicamente amare e ambigue così strettamente intrecciate alla leggerezza e al sorriso propri del genere commedia, si pone come strumento di riflessione critica nei contenuti e grande momento di sperimentazione nella forma.

William Shakespeare e il senso del comico. La commedia come terreno di sperimentazione

Simonetta de Filippis
2019-01-01

Abstract

La difficoltà di definire il genere commedia deriva dalla sua complessità come specchio della vita in tutte le sue sfaccettature e ambiguità. La commedia, peraltro, sembra prestarsi più degli altri generi alle tante possibilità della sperimentazione teatrale shakespeariana, nella ricerca inesauribile di nuovi linguaggi e di nuove modalità che si realizzano attraverso l’adozione di forme diverse nella strutturazione del discorso teatrale, nelle tante soluzioni di apertura e di chiusura delle commedie, nella funzione determinante dei luoghi, nei personaggi dall’evoluzione mai scontata e fissa (in contrasto con i modelli classici della commedia latina e italiana), nel riflettere il disagio profondo dell’uomo del tempo attraverso la rappresentazione del problema dell’identità, delle difficoltà dei rapporti interpersonali e di temi politici e sociali di grande impatto (giustizia, razza, religione, colonialismo). Insomma, il comico in Shakespeare, con le sue note a volte tragicamente amare e ambigue così strettamente intrecciate alla leggerezza e al sorriso propri del genere commedia, si pone come strumento di riflessione critica nei contenuti e grande momento di sperimentazione nella forma.
2019
978-88-6719-180-2
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
02 Il_senso_del_comico_de filippis.pdf

accesso aperto

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Creative commons
Dimensione 568.14 kB
Formato Adobe PDF
568.14 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/189886
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact