La postfazione al volume di Eugen Ionescu, L’inglese senza professore, mette in evidenza la sperimentazione dell’autore della tragedia del linguaggio già nella sua prima e unica opera teatrale scritta in romeno, ancor prima delle sue pièce francesi. Il passaggio da Englezeşte fără profesor a La Cantarice chauve è la testimonianza dell’autore di un evento indicibile che può essere compreso soltanto attraverso l’ausilio di una lingua straniera: l’inglese, quella del manuale Assimil, che fa da tramite tra il romeno e il francese. In merito a quest’evento è stato riservato uno spazio fondamentale al pensiero filosofico di Emmanuel Lévinas riguardo alla necessità di fare esperienza dell’altro, per poter oltrepassare i confini ristretti della propria soggettività e consentirvi l’entrata del molteplice e dell’infinito, pur mantenendo intatta l’alterità di colui con cui si entra in relazione. Questo altro, che sconvolge la soggettività e la mette in discussione, sembra prendere una forma tangibile nel personaggio ioneschiano del Capitano dei pompieri, l’inconfessato depositario del messaggio cifrato de La Cantatrice calva.

Chi è il Capitano dei pompieri? La Cantatrice calva e il segreto dell’Altro

Irma Carannante
2019-01-01

Abstract

La postfazione al volume di Eugen Ionescu, L’inglese senza professore, mette in evidenza la sperimentazione dell’autore della tragedia del linguaggio già nella sua prima e unica opera teatrale scritta in romeno, ancor prima delle sue pièce francesi. Il passaggio da Englezeşte fără profesor a La Cantarice chauve è la testimonianza dell’autore di un evento indicibile che può essere compreso soltanto attraverso l’ausilio di una lingua straniera: l’inglese, quella del manuale Assimil, che fa da tramite tra il romeno e il francese. In merito a quest’evento è stato riservato uno spazio fondamentale al pensiero filosofico di Emmanuel Lévinas riguardo alla necessità di fare esperienza dell’altro, per poter oltrepassare i confini ristretti della propria soggettività e consentirvi l’entrata del molteplice e dell’infinito, pur mantenendo intatta l’alterità di colui con cui si entra in relazione. Questo altro, che sconvolge la soggettività e la mette in discussione, sembra prendere una forma tangibile nel personaggio ioneschiano del Capitano dei pompieri, l’inconfessato depositario del messaggio cifrato de La Cantatrice calva.
2019
978-88-32062-04-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/191413
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