L'articolo analizza la lingua dei romanzi di ambientazione napoletana di Elena Ferrante e, in particolare, ll'Amore molesto e la quadrilogia dell'Amica geniale. Si mette in evidenza l'uso delle note metalinguistiche che consentono al lettore di percepire la presenza del dialetto senza che ci sia mai un passaggio di codice dall'italiano alla lingua locale.

Una lingua silenziosa: immaginare il dialetto negli scritti di Elena Ferrante

R. Librandi
2019-01-01

Abstract

L'articolo analizza la lingua dei romanzi di ambientazione napoletana di Elena Ferrante e, in particolare, ll'Amore molesto e la quadrilogia dell'Amica geniale. Si mette in evidenza l'uso delle note metalinguistiche che consentono al lettore di percepire la presenza del dialetto senza che ci sia mai un passaggio di codice dall'italiano alla lingua locale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/191871
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