The essay reflects on the political mobilization in Naples during the revolution of 1848. The historiography on the Risorgimento has been dedicating scarce attention to this theme, considering Neapolitan politics street lacking of a massive popular participation. analyzed to demonstrate how common opinion considered liberals or liberal supporters not only those who demonstrated and wrote of politics, but a larger part of the urban society traditionally considered as passive: the observers of the demonstrations, the readers of liberal journals and people talking informally about the revolution in coffeehouses and in the streets. At second, to show how many urban groups alien to the political debates were involved into the revolution and finally participate to it, the specific case of the national guard will be illustrated.

Il saggio riflette sulla mobilitazione politica a Napoli durante la rivoluzione del 1848. La storiografia sul Risorgimento ha dedicato scarsa attenzione al tema, considerando l'opinione pubblica della capitale borbonica, insieme alla mobilitazione politica e all'associazionismo che ne furono espressione, fenomeno quantitativamente circoscritto, privo di valore intellettuale e di scarso impatto istituzionale. Allo scopo di dimostrare l'ampia politicizzazione dei napoletani e quanto essi fossero in grado di influenzare i governi rivoluzionari, questo studio vuole discutere il reale significato del termine "partecipazione", così come esso venne inteso dagli osservatori mediottocenteschi. In primo luogo, mediante l'analisi dei registri di polizia, di memorie e giornali coevi, si cercherà di evidenziare quanto i contemporanei considerassero liberali non soltanto coloro che scrivevano di politica sui giornali o aderivano alle manifestazioni, ma anche un'ampia porzione della società tradizionalmente considerata passiva: coloro che osservavano le dimostrazioni, coloro che leggevano i giornali liberali e quanti parlavano informalmente degli eventi rivoluzionari nei caffè e nelle strade. In secondo luogo, al fine di sottolinerae quanto gruppi urbani generalmente estranei alla politica furono coinvolti nella rivoluzione finendo per parteciparvi, sarà illustrato il caso della guardia nazionale.

La rivoluzione napoletana del 1848. Fonti e metodi per lo studio della partecipazione politica

Mellone, Viviana
2013-01-01

Abstract

The essay reflects on the political mobilization in Naples during the revolution of 1848. The historiography on the Risorgimento has been dedicating scarce attention to this theme, considering Neapolitan politics street lacking of a massive popular participation. analyzed to demonstrate how common opinion considered liberals or liberal supporters not only those who demonstrated and wrote of politics, but a larger part of the urban society traditionally considered as passive: the observers of the demonstrations, the readers of liberal journals and people talking informally about the revolution in coffeehouses and in the streets. At second, to show how many urban groups alien to the political debates were involved into the revolution and finally participate to it, the specific case of the national guard will be illustrated.
2013
Il saggio riflette sulla mobilitazione politica a Napoli durante la rivoluzione del 1848. La storiografia sul Risorgimento ha dedicato scarsa attenzione al tema, considerando l'opinione pubblica della capitale borbonica, insieme alla mobilitazione politica e all'associazionismo che ne furono espressione, fenomeno quantitativamente circoscritto, privo di valore intellettuale e di scarso impatto istituzionale. Allo scopo di dimostrare l'ampia politicizzazione dei napoletani e quanto essi fossero in grado di influenzare i governi rivoluzionari, questo studio vuole discutere il reale significato del termine "partecipazione", così come esso venne inteso dagli osservatori mediottocenteschi. In primo luogo, mediante l'analisi dei registri di polizia, di memorie e giornali coevi, si cercherà di evidenziare quanto i contemporanei considerassero liberali non soltanto coloro che scrivevano di politica sui giornali o aderivano alle manifestazioni, ma anche un'ampia porzione della società tradizionalmente considerata passiva: coloro che osservavano le dimostrazioni, coloro che leggevano i giornali liberali e quanti parlavano informalmente degli eventi rivoluzionari nei caffè e nelle strade. In secondo luogo, al fine di sottolinerae quanto gruppi urbani generalmente estranei alla politica furono coinvolti nella rivoluzione finendo per parteciparvi, sarà illustrato il caso della guardia nazionale.
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