Il contributo presenta le pitture presenti nelle case dell’Insula 104, la Casa del Cortile Dorico, la Casa dei Capitelli Ionici e la Casa dell’Iscrizione Dipinta, databili su basi stratigrafiche tra la fine del V secolo e gli inizi del successivo. Cogliendo l’opportunità di studiare pitture ancora in situ, che possono essere globalmente valutate nel contesto dei loro contenitori architettonici, l’articolo intende contribuire alla discussione sulla funzione delle diverse aree della casa nelle diverse epoche e sul ruolo che in esse gioca la decorazione immobile, avanzando ipotesi costruite su base archeologica. Esso intende inoltre offrire elementi utili per una migliore definizione cronologica delle testimonianze di pittura parietale, necessaria in particolare per epoche per le quali i dati disponibili sono ancora piuttosto scarsi. Nelle tre case prese in esame gli schemi decorativi articolano colonnati su alte basi, arricchiti da marmi e incrostazioni dipinte: un sistema basato sull’allusione al valore simbolico delle tipologie architettoniche e dei materiali pregiati, la cui enorme diffusione sulla ‘lunga durata’ rende particolarmente utili indicazioni affidabili di livelli cronologici e di qualità. Le pitture sono state eseguite nello stesso lasso di tempo da parte di uno stesso gruppo di pittori. Questa fortunata circostanza apporta elementi significativi anche per la discussione relativa all’organizzazione del lavoro dei pittori, chiarendo le ragioni dell’uso differenziato degli schemi e degli ornati, dei colori e dei materiali, ragioni che possono più facilmente sfuggire ad un’analisi puramente formale. Possiamo infatti osservare come – in tre case vicine e dipinte nella stessa epoca - i pittori diversifichino i loro ‘prodotti’ per adeguarli ai contesti da decorare, a testimonianza del ruolo che - nel solco di una tradizione artigianale secolare – la pittura continua a giocare nella ideologia abitativa dell’età medio - e tardoimperiale. Un esempio di questo uso differenziato dei materiali e delle tecniche è offerto dalle decorazioni a rilievo presenti nella casa di più alto livello decorativo dell’insula 104, la Casa dell’Iscrizione Dipinta: con notevole padronanza tecnica, a partire da una miscela di calcite e aragonite destinata ad alleggerire il peso della complessa decorazione, si costruisce qui sia lo schema architettonico di base che i ricchi ornati vegetali che completano il rivestimento parietale.

Apparati decorativi ad affresco e stucco

Irene Bragantini
2019-01-01

Abstract

Il contributo presenta le pitture presenti nelle case dell’Insula 104, la Casa del Cortile Dorico, la Casa dei Capitelli Ionici e la Casa dell’Iscrizione Dipinta, databili su basi stratigrafiche tra la fine del V secolo e gli inizi del successivo. Cogliendo l’opportunità di studiare pitture ancora in situ, che possono essere globalmente valutate nel contesto dei loro contenitori architettonici, l’articolo intende contribuire alla discussione sulla funzione delle diverse aree della casa nelle diverse epoche e sul ruolo che in esse gioca la decorazione immobile, avanzando ipotesi costruite su base archeologica. Esso intende inoltre offrire elementi utili per una migliore definizione cronologica delle testimonianze di pittura parietale, necessaria in particolare per epoche per le quali i dati disponibili sono ancora piuttosto scarsi. Nelle tre case prese in esame gli schemi decorativi articolano colonnati su alte basi, arricchiti da marmi e incrostazioni dipinte: un sistema basato sull’allusione al valore simbolico delle tipologie architettoniche e dei materiali pregiati, la cui enorme diffusione sulla ‘lunga durata’ rende particolarmente utili indicazioni affidabili di livelli cronologici e di qualità. Le pitture sono state eseguite nello stesso lasso di tempo da parte di uno stesso gruppo di pittori. Questa fortunata circostanza apporta elementi significativi anche per la discussione relativa all’organizzazione del lavoro dei pittori, chiarendo le ragioni dell’uso differenziato degli schemi e degli ornati, dei colori e dei materiali, ragioni che possono più facilmente sfuggire ad un’analisi puramente formale. Possiamo infatti osservare come – in tre case vicine e dipinte nella stessa epoca - i pittori diversifichino i loro ‘prodotti’ per adeguarli ai contesti da decorare, a testimonianza del ruolo che - nel solco di una tradizione artigianale secolare – la pittura continua a giocare nella ideologia abitativa dell’età medio - e tardoimperiale. Un esempio di questo uso differenziato dei materiali e delle tecniche è offerto dalle decorazioni a rilievo presenti nella casa di più alto livello decorativo dell’insula 104, la Casa dell’Iscrizione Dipinta: con notevole padronanza tecnica, a partire da una miscela di calcite e aragonite destinata ad alleggerire il peso della complessa decorazione, si costruisce qui sia lo schema architettonico di base che i ricchi ornati vegetali che completano il rivestimento parietale.
2019
978-605-9680-92-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/192612
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