Il saggio propone una lettura del romanzo accademico Las manos de Velázquez della scrittrice madrilena Lourdes Ortiz come testo aperto a molteplici chiavi di interpretazione. La definizione di campus novel /novela de campus si basa su un’ambientazione spaziale e sulla conseguente rappresentazione di un microcosmo popolato da personaggi vincolati al mondo universitario; entrambi gli elementi condizionano solo in parte le scelte tematiche aprendo, di fatto, il testo ad un ampio ventaglio di possibilità di sviluppo. Las manos de Velázquez è, infatti, anche autofinzione, romanzo intimista, storico, postmoderno, femminista. Attraverso la storia di Teodoro, docente di Storia dell’arte all’Università Complutense di Madrid, della sua ricerca sulla vita e le opere del famoso pittore Diego Velázquez, così come dei suoi complicati rapporti con l’universo femminile, l’autrice delinea una rete di corrispondenze tra la Spagna del Secolo d’Oro e quella attuale. La linea di continuità unisce non solo l’artista barocco e il protagonista, ma anche la figura archetipica della pittrice italiana Artemisia Gentileschi e alcune donne del romanzo. Brillantemente incastonate nella trama, numerose digressioni sull’Arte e sui dipinti di Velázquez (e non solo) rivelano il carattere autofinzionale del testo, mentre l’ambiguità che investe la dicotomia reale/fittizio consente di ascrivere il romanzo di Ortiz alla scrittura postmoderna.

«La cátedra o la cruz de Santiago»: vita accademica e vita di corte in Las manos de Velázquez di Lourdes Ortiz

VOLPE, G.
2020-01-01

Abstract

Il saggio propone una lettura del romanzo accademico Las manos de Velázquez della scrittrice madrilena Lourdes Ortiz come testo aperto a molteplici chiavi di interpretazione. La definizione di campus novel /novela de campus si basa su un’ambientazione spaziale e sulla conseguente rappresentazione di un microcosmo popolato da personaggi vincolati al mondo universitario; entrambi gli elementi condizionano solo in parte le scelte tematiche aprendo, di fatto, il testo ad un ampio ventaglio di possibilità di sviluppo. Las manos de Velázquez è, infatti, anche autofinzione, romanzo intimista, storico, postmoderno, femminista. Attraverso la storia di Teodoro, docente di Storia dell’arte all’Università Complutense di Madrid, della sua ricerca sulla vita e le opere del famoso pittore Diego Velázquez, così come dei suoi complicati rapporti con l’universo femminile, l’autrice delinea una rete di corrispondenze tra la Spagna del Secolo d’Oro e quella attuale. La linea di continuità unisce non solo l’artista barocco e il protagonista, ma anche la figura archetipica della pittrice italiana Artemisia Gentileschi e alcune donne del romanzo. Brillantemente incastonate nella trama, numerose digressioni sull’Arte e sui dipinti di Velázquez (e non solo) rivelano il carattere autofinzionale del testo, mentre l’ambiguità che investe la dicotomia reale/fittizio consente di ascrivere il romanzo di Ortiz alla scrittura postmoderna.
2020
978-88-9391-744-5
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