Adib (1935) è un romanzo del celebre pensatore e scrittore egiziano Taha Husayn (1889–1973) che narra la storia di un trentenne egiziano con una passione smodata per la letteratura, sia essa sotto forma di apprendimento che di narrazione. L’anonimo io narrante è di ispirazione autobiografica e il protagonista, mai chiamato per nome e soprannominato adib (uomo di lettere), trae ispirazione da un amico di Taha Husayn (Moosa 1997, 299) al quale l’autore accenna nel terzo libro delle sue memorie (Husayn [1955] 1981, 636–8). Strettamente legato alla natura di ‘letterato’ del protagonista è il tema dell’angoscia che si sviluppa per tutto il romanzo e sfocia, con il viaggio in Francia, nella follia.
Le angosce di Adīb, il vero uomo di lettere
Daniela Potenza
2019-01-01
Abstract
Adib (1935) è un romanzo del celebre pensatore e scrittore egiziano Taha Husayn (1889–1973) che narra la storia di un trentenne egiziano con una passione smodata per la letteratura, sia essa sotto forma di apprendimento che di narrazione. L’anonimo io narrante è di ispirazione autobiografica e il protagonista, mai chiamato per nome e soprannominato adib (uomo di lettere), trae ispirazione da un amico di Taha Husayn (Moosa 1997, 299) al quale l’autore accenna nel terzo libro delle sue memorie (Husayn [1955] 1981, 636–8). Strettamente legato alla natura di ‘letterato’ del protagonista è il tema dell’angoscia che si sviluppa per tutto il romanzo e sfocia, con il viaggio in Francia, nella follia.File | Dimensione | Formato | |
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