Il rapporto tra gli Achemenidi e l’Arabia, a lungo dibattuto,1 abbraccia un arco temporale, i secoli VI-IV a.C., che furono un’epoca di grandi cambiamenti. Da un lato, con l’avvento degli Achemenidi nasce un “impero universale”, 2 ovvero uno “stato sovranazionale”3 basato sulla tolleranza e il riconoscimento ad esistere di stati e tribù locali, che mantengono i loro culti e le loro forme di controllo politico. Dall’altro, l’Arabia e le genti arabe vivono un periodo di grande prosperità. Nel sud i regni carovanieri raggiungono il massimo fulgore, manifestato dalle architetture monumentali e dalle produzioni artistiche, con il Qatabān e il regno di Ma‘īn che assumono il controllo del commercio, rispettivamente su scala regionale e internazionale. Nel nord i più recenti scavi, che finalmente integrano i dati epigrafici dalle oasi nordarabiche, cominciano a dare forma al regno di Lyḥiān, che prende il pieno controllo delle direttive commerciali settentrionali a seguito della caduta di Nabonedo, che da Taymā’ era riuscito, per breve tempo, a unificare il Nordarabia e associarlo all’impero babilonese. A oriente le oasi dell’Età del Ferro assumono un assetto capillare, che porta a determinare tratti culturali più o meno comuni in un’area che corrisponde all’attuale Oman settentrionale e agli Emirati Arabi Uniti.

Gli Achemenidi e l'Arabia. Stato della questione

R Loreto
2020-01-01

Abstract

Il rapporto tra gli Achemenidi e l’Arabia, a lungo dibattuto,1 abbraccia un arco temporale, i secoli VI-IV a.C., che furono un’epoca di grandi cambiamenti. Da un lato, con l’avvento degli Achemenidi nasce un “impero universale”, 2 ovvero uno “stato sovranazionale”3 basato sulla tolleranza e il riconoscimento ad esistere di stati e tribù locali, che mantengono i loro culti e le loro forme di controllo politico. Dall’altro, l’Arabia e le genti arabe vivono un periodo di grande prosperità. Nel sud i regni carovanieri raggiungono il massimo fulgore, manifestato dalle architetture monumentali e dalle produzioni artistiche, con il Qatabān e il regno di Ma‘īn che assumono il controllo del commercio, rispettivamente su scala regionale e internazionale. Nel nord i più recenti scavi, che finalmente integrano i dati epigrafici dalle oasi nordarabiche, cominciano a dare forma al regno di Lyḥiān, che prende il pieno controllo delle direttive commerciali settentrionali a seguito della caduta di Nabonedo, che da Taymā’ era riuscito, per breve tempo, a unificare il Nordarabia e associarlo all’impero babilonese. A oriente le oasi dell’Età del Ferro assumono un assetto capillare, che porta a determinare tratti culturali più o meno comuni in un’area che corrisponde all’attuale Oman settentrionale e agli Emirati Arabi Uniti.
2020
9788867191710
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