Nel corso degli anni Sessanta e Settanta del Novecento una vera e propria ondata controrivoluzionaria investì l’America Latina, con l’affermazione di un nuovo tipo di regime autoritario nell’ambito di una nuova collocazione del potere militare. Il colpo di Stato del marzo del 1964 in Brasile, infatti, inaugurò una vera e propria stagione autoritaria che, nella maggior parte dei casi, ebbe come protagoniste le Forze Armate in quanto istituzione. Fu ciò che accadde, seppur con dinamiche e risultati anche molto differenti tra loro, in Uruguay, in Cile, in Argentina, dove l’intervento dei militari e la successiva instaurazione di regimi “burocratico-autoritari” furono motivati con la necessità di un’azione chirurgica finalizzata ad estirpare il “cancro marxista” e a rigenerare società concepite come “malate”, nell’ambito di una Dottrina di riferimento che era quella della sicurezza nazionale. Al di là delle singole specificità nazionali, i regimi politici sorti da questi colpi di Stato presentarono diverse similitudini. Tra queste, figurò la presenza di un’ideologia militare ben precisa, che era, essenzialmente, un’idea di guerra specifica, ovvero la guerra contro-sovversiva.

Alcune riflessioni su 'guerra psicologica' e dittature militari in America Latina

Alessandro Guida
2016-01-01

Abstract

Nel corso degli anni Sessanta e Settanta del Novecento una vera e propria ondata controrivoluzionaria investì l’America Latina, con l’affermazione di un nuovo tipo di regime autoritario nell’ambito di una nuova collocazione del potere militare. Il colpo di Stato del marzo del 1964 in Brasile, infatti, inaugurò una vera e propria stagione autoritaria che, nella maggior parte dei casi, ebbe come protagoniste le Forze Armate in quanto istituzione. Fu ciò che accadde, seppur con dinamiche e risultati anche molto differenti tra loro, in Uruguay, in Cile, in Argentina, dove l’intervento dei militari e la successiva instaurazione di regimi “burocratico-autoritari” furono motivati con la necessità di un’azione chirurgica finalizzata ad estirpare il “cancro marxista” e a rigenerare società concepite come “malate”, nell’ambito di una Dottrina di riferimento che era quella della sicurezza nazionale. Al di là delle singole specificità nazionali, i regimi politici sorti da questi colpi di Stato presentarono diverse similitudini. Tra queste, figurò la presenza di un’ideologia militare ben precisa, che era, essenzialmente, un’idea di guerra specifica, ovvero la guerra contro-sovversiva.
2016
978-88-6866-235-6
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