"Gli dèi non sono frutto di invenzioni, elucubrazioni o rappresentazioni, ma possono soltanto essere sperimentati". Tale era la prospettiva di Walter F. Otto, ribadita in questo libro, che si può considerare il suo lascito: muovendo da una critica serrata alle "posizioni teoriche che continuano a ostacolare la genuina comprensione della religione greca", e lasciando risuonare direttamente "la voce del più spirituale e creativo di tutti i popoli ... che ben riusciamo a percepire, purché ci mettiamo in ascolto di quel che hanno da dirci i suoi maggiori testimoni da Omero in poi", Otto ci mostra come i miti siano in realtà autentiche "rivelazioni ontologiche", in quanto nati non già da sogni dell'anima, ma "dalla lucida contemplazione dell'occhio spirituale spalancato sull'essere delle cose". E ci spiega perché gli dèi greci continueranno sempre a parlarci: "Apollo, Dioniso, Afrodite, Ermes e tutti gli altri restano per noi manifestazioni sempre luminose ed estremamente significative. E per quanto possa risultarci difficile credere seriamente in loro, il loro sguardo sublime non cessa di venirci incontro appena ci solleviamo da tutto ciò che è meramente fattuale nelle altezze dove dimorano le forme".

W. F. Otto, Teofania

Moretti, G.
2021-01-01

Abstract

"Gli dèi non sono frutto di invenzioni, elucubrazioni o rappresentazioni, ma possono soltanto essere sperimentati". Tale era la prospettiva di Walter F. Otto, ribadita in questo libro, che si può considerare il suo lascito: muovendo da una critica serrata alle "posizioni teoriche che continuano a ostacolare la genuina comprensione della religione greca", e lasciando risuonare direttamente "la voce del più spirituale e creativo di tutti i popoli ... che ben riusciamo a percepire, purché ci mettiamo in ascolto di quel che hanno da dirci i suoi maggiori testimoni da Omero in poi", Otto ci mostra come i miti siano in realtà autentiche "rivelazioni ontologiche", in quanto nati non già da sogni dell'anima, ma "dalla lucida contemplazione dell'occhio spirituale spalancato sull'essere delle cose". E ci spiega perché gli dèi greci continueranno sempre a parlarci: "Apollo, Dioniso, Afrodite, Ermes e tutti gli altri restano per noi manifestazioni sempre luminose ed estremamente significative. E per quanto possa risultarci difficile credere seriamente in loro, il loro sguardo sublime non cessa di venirci incontro appena ci solleviamo da tutto ciò che è meramente fattuale nelle altezze dove dimorano le forme".
2021
9788845934919
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/196167
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