I Ricordi che Luisa Murat sente la necessità di trascrivere, indirizzando otto lettere a nuore, figli, nipoti, sono un documento che va al di là delle numerosissime memorie che uomini e donne dell’Ottocento europeo, italiano e napoletano, hanno lasciato. La contessa Rasponi, protagonista del Risorgimento, ci restituisce un mondo di affetti familiari, in cui spicca il grande amore, profondamente ricambiato, del sovrano napoleonico verso i figli, ma anche una immagine di empatia col mondo napoletano dei giovani rampolli di una dinastia che a molti diede la sensazione di essersi integrata nella realtà locale. La condotta politica e militare del padre, i rapporti con Napoleone, sono inseriti in un’analisi efficace dei limiti del sistema napoleonico nella gestione degli Stati satelliti, con consapevolezza di ciò che non consentì la realizzazione del progetto murattiano della campagna del 1814-15. Ma nel racconto confluisce anche la delusione della duplice sconfitta per la Francia, nel 1815 e nel 1870, quando a Sedan tramontò l’astro di Napoleone III e Luisa dovette rinunciare al sogno che la sua famiglia potesse tornare sul trono di Napoli.
Memorie di tre generazioni e di due Imperi
Nicoletta Marini d'Armenia
2020-01-01
Abstract
I Ricordi che Luisa Murat sente la necessità di trascrivere, indirizzando otto lettere a nuore, figli, nipoti, sono un documento che va al di là delle numerosissime memorie che uomini e donne dell’Ottocento europeo, italiano e napoletano, hanno lasciato. La contessa Rasponi, protagonista del Risorgimento, ci restituisce un mondo di affetti familiari, in cui spicca il grande amore, profondamente ricambiato, del sovrano napoleonico verso i figli, ma anche una immagine di empatia col mondo napoletano dei giovani rampolli di una dinastia che a molti diede la sensazione di essersi integrata nella realtà locale. La condotta politica e militare del padre, i rapporti con Napoleone, sono inseriti in un’analisi efficace dei limiti del sistema napoleonico nella gestione degli Stati satelliti, con consapevolezza di ciò che non consentì la realizzazione del progetto murattiano della campagna del 1814-15. Ma nel racconto confluisce anche la delusione della duplice sconfitta per la Francia, nel 1815 e nel 1870, quando a Sedan tramontò l’astro di Napoleone III e Luisa dovette rinunciare al sogno che la sua famiglia potesse tornare sul trono di Napoli.File | Dimensione | Formato | |
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