L’iscrizione contiene una lettera inviata dal proconsole romano Oppio ai magistrati, al Consiglio e al demos di Afrodisia. Il documento è databile all’85 a.C., ma l’iscrizione a noi pervenuta è una copia del II sec. d.C.. Nella lettera Oppio afferma di aver incontrato gli inviati di Afrodisia a Kos e di aver da loro ricevuto un decreto di felicitazioni per la sua liberazione. Egli dà inoltre testimonianza a essi dell’aiuto ottenuto da Afrodisia quando egli era assediato a Laodicea dalle truppe di Mitridate e promette di aiutare la città per quanto possibile. Acconsente infine di diventare patrono della città; è questa la più antica attestazione a noi pervenuta della richiesta di patronato fatta da una città del mondo greco a un magistrato romano.
Epistola di Quinto Oppio proconsole ad Afrodisia
Ferraioli
2021-01-01
Abstract
L’iscrizione contiene una lettera inviata dal proconsole romano Oppio ai magistrati, al Consiglio e al demos di Afrodisia. Il documento è databile all’85 a.C., ma l’iscrizione a noi pervenuta è una copia del II sec. d.C.. Nella lettera Oppio afferma di aver incontrato gli inviati di Afrodisia a Kos e di aver da loro ricevuto un decreto di felicitazioni per la sua liberazione. Egli dà inoltre testimonianza a essi dell’aiuto ottenuto da Afrodisia quando egli era assediato a Laodicea dalle truppe di Mitridate e promette di aiutare la città per quanto possibile. Acconsente infine di diventare patrono della città; è questa la più antica attestazione a noi pervenuta della richiesta di patronato fatta da una città del mondo greco a un magistrato romano.File | Dimensione | Formato | |
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