La presenza a Taverna di un organo eseguito nel 1739 da Domenico Mancini è l’occasione per la rilettura di alcuni aspetti delle arti di quel tempo a Napoli. Filo conduttore è la pittura di Gaspare Traversi, formatosi nello stesso quartiere di Mancini, confrontata con altri significativi esempi del contesto figurativo del Settecento napoletano, dai precedenti di Giuseppe Bonito alla scultura in terracotta di Giuseppe Sanmartino.
Genere e realtà nella pittura napoletana del Settecento: il caso Traversi. Ragioni e percorso di una mostra
giuseppe porzio
2021-01-01
Abstract
La presenza a Taverna di un organo eseguito nel 1739 da Domenico Mancini è l’occasione per la rilettura di alcuni aspetti delle arti di quel tempo a Napoli. Filo conduttore è la pittura di Gaspare Traversi, formatosi nello stesso quartiere di Mancini, confrontata con altri significativi esempi del contesto figurativo del Settecento napoletano, dai precedenti di Giuseppe Bonito alla scultura in terracotta di Giuseppe Sanmartino.File in questo prodotto:
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