L’articolo prende in esame un tabernacolo eucaristico conservato presso lo Statens Museum for Kunst di Copenaghen. L’opera è analizzata in base alle sue peculiarità tipologiche e stilistiche, che inducono ad avanzare un’attribuzione allo scultore Giovan Tommaso Malvito. Un riesame della abbondante documentazione d’archivio porta a formulare l’ipotesi di una provenienza del tabernacolo dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli. Il confronto con un manufatto di analogo impianto conservato nella chiesa parrocchiale di San Martino a Serre (Salerno) consente di circoscrivere la cronologia dell’opera e, al contempo, di attestare la diffusione della tipologia del tabernacolo eucaristico ad ancona in ambito campano.
Giovan Tommaso Malvito dimenticato a Copenaghen: un tabernacolo eucaristico
Riccardo Naldi
2021-01-01
Abstract
L’articolo prende in esame un tabernacolo eucaristico conservato presso lo Statens Museum for Kunst di Copenaghen. L’opera è analizzata in base alle sue peculiarità tipologiche e stilistiche, che inducono ad avanzare un’attribuzione allo scultore Giovan Tommaso Malvito. Un riesame della abbondante documentazione d’archivio porta a formulare l’ipotesi di una provenienza del tabernacolo dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli. Il confronto con un manufatto di analogo impianto conservato nella chiesa parrocchiale di San Martino a Serre (Salerno) consente di circoscrivere la cronologia dell’opera e, al contempo, di attestare la diffusione della tipologia del tabernacolo eucaristico ad ancona in ambito campano.File | Dimensione | Formato | |
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