L’articolo si propone di indagare la relazione tra felicità e poesia in La Fontaine. Come viene rappresentato il lavoro poetico nelle Fables ? Ha un legame con la ricerca di una felicità dai contorni epicurei di cui alcune favole tracciano il percorso ? Il Songe d’un habitant du Mogol è, da questo punto di vista, un osservatorio privilegiato dato che associa esplicitamente la ricerca della felicità alla dinamica della creazione. Quest’associazione avviene grazie alla mediazione di Virgilio, di cui La Fontaine prende a prestito la voce. Nella celebre digressione lirica che chiude il testo, il favolista celebra la « retraite » come fonte di felicità e condizione indispensabile per la creazione. Interamente smaterializzato, l’atto della scrittura è associato dal favolista a un immaginario di euforica spontaneità e di indolenza che traduce una condizione di armonia ritrovata con il cosmo. Imitata da Virgilio, l’illustrazione di due progetti poetici alternativi serve a illustrare il passaggio dalla topica usurata delle Muse a una concezione più personale della creazione, rivolta verso il corpo stesso del poeta. Nel cuore della seconda raccolta di Fables, La Fontaine prosegue così una riflessione essenziale sulla poesia che aveva avviato qualche anno prima in un celebre episodio del Songe de Vaux.
Le bonheur de la poésie dans les Fables: le dialogue entre Virgile et La Fontaine dans Le Songe d'un habitant du Mogol
Corradi
2021-01-01
Abstract
L’articolo si propone di indagare la relazione tra felicità e poesia in La Fontaine. Come viene rappresentato il lavoro poetico nelle Fables ? Ha un legame con la ricerca di una felicità dai contorni epicurei di cui alcune favole tracciano il percorso ? Il Songe d’un habitant du Mogol è, da questo punto di vista, un osservatorio privilegiato dato che associa esplicitamente la ricerca della felicità alla dinamica della creazione. Quest’associazione avviene grazie alla mediazione di Virgilio, di cui La Fontaine prende a prestito la voce. Nella celebre digressione lirica che chiude il testo, il favolista celebra la « retraite » come fonte di felicità e condizione indispensabile per la creazione. Interamente smaterializzato, l’atto della scrittura è associato dal favolista a un immaginario di euforica spontaneità e di indolenza che traduce una condizione di armonia ritrovata con il cosmo. Imitata da Virgilio, l’illustrazione di due progetti poetici alternativi serve a illustrare il passaggio dalla topica usurata delle Muse a una concezione più personale della creazione, rivolta verso il corpo stesso del poeta. Nel cuore della seconda raccolta di Fables, La Fontaine prosegue così una riflessione essenziale sulla poesia che aveva avviato qualche anno prima in un celebre episodio del Songe de Vaux.File | Dimensione | Formato | |
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