This second special issue of the “Quaderni del Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia” was conceived alongside the evolving COVID-19 pandemic. The dramatic nature of the event has led us to experience firsthand the fragility and interdependence of the world, forcing us to question the relentless narratives of postmodernism. This comes in paradoxical alignment with the shift imposed by neoliberal policies in many parts of the world, which have unraveled the very foundations of symbolic references, essential both in the construction of meaning within social formations and in the shaping of individual subjectivities. As the Editorial Board of the journal, we have decided to contribute to the debate that the pandemic has triggered in its first year, with an intensity that is almost overwhelming. Our editorial project aims to explore the stakes in the emerging scenarios of new contexts, where it is difficult to discern fault lines or continuities with regard to the processes of late-capitalist globalization. The collective monographic issue we present is not, and cannot be, a uni-versal reading focused solely on the one discipline that most immediately and closely concerns us, but rather a pluri-vocal reading. In line with the founding approach of the journal, we have ensured the participation of scholars from diverse backgrounds, engaging in dialogue with a geographer from time to time to offer, each from their own perspective, a critical contribution—an exchange of different positions. What we aim to foster with this special issue is an initial laboratory of reflection, where social and civic engagement reclaims its citizenship, and in which we can promote the dissemination of ideas and cultural references that are attuned to the concrete realities of the changing dynamics around us. This comes at a time when the catastrophic global crisis triggered by the SARS-CoV-2 virus seems to herald an unpredictable metamorphosis of the 21st-century world.

Questo secondo numero speciale dei "Quaderni del Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia" nasce durante l’epidemia da Covid-19, nel corso delle diverse ondate pandemiche in seguito all’evoluzione delle mutazioni del virus. La drammaticità dell’evento ci ha portato a scoprire e sperimentare direttamente sulla nostra carne viva la fragilità e l’interdipendenza del mondo, rimettendo in discussione le narrazioni incessanti del postmodernismo, in paradossale consonanza con la svolta imposta dalle politiche neoliberiste in molte parti del mondo, che hanno divelto alla radice i riferimenti simbolici, attivi tanto nella costruzione di senso delle formazioni sociali quanto nella strutturazione delle singole soggettività. Come Direzione della rivista abbiamo deciso di contribuire al dibattito dall’intensità persino debordante che in questo primo anno la pandemia ha innescato, con un progetto editoriale volto a scandagliare le poste in gioco negli scenari che vengono delineandosi nei nuovi contesti, di cui è complesso intravedere le linee di faglia o le continuità rispetto ai processi della globalizzazione tardo-capitalistica. Il lavoro collettivo che presentiamo non è e non può essere una lettura uni-versale, orientata verso l’unico disciplinare che ci occupa più immediatamente e da vicino, ma una lettura pluri-versa. Infatti, in linea con l’approccio fondativo del Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia abbiamo previsto il coinvolgimento di studiose e studiosi di differenti formazioni, in dialogo di volta in volta con un geografo o una geografa, per offrire — ciascuno dal proprio angolo visuale — un contributo critico, uno scambio tra differenti posizioni. Quello che ci auguriamo di sollecitare con questo numero speciale è un iniziale laboratorio di riflessione, dove l’impegno sociale e civile ritrovi cittadinanza e in cui si possa favorire la disseminazione di idee, di riferimenti culturali attenti alla concretezza delle cangianti dinamiche del reale, mentre la catastrofica crisi globale inoculata dal virus Sars-Cov2 sembra prefigurare un’imprevedibile metamorfosi del mondo del XXI secolo.

Geografie in mutamento. Covid 19 e la metamorfosi del mondo

Floriana Galluccio;
2021-01-01

Abstract

This second special issue of the “Quaderni del Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia” was conceived alongside the evolving COVID-19 pandemic. The dramatic nature of the event has led us to experience firsthand the fragility and interdependence of the world, forcing us to question the relentless narratives of postmodernism. This comes in paradoxical alignment with the shift imposed by neoliberal policies in many parts of the world, which have unraveled the very foundations of symbolic references, essential both in the construction of meaning within social formations and in the shaping of individual subjectivities. As the Editorial Board of the journal, we have decided to contribute to the debate that the pandemic has triggered in its first year, with an intensity that is almost overwhelming. Our editorial project aims to explore the stakes in the emerging scenarios of new contexts, where it is difficult to discern fault lines or continuities with regard to the processes of late-capitalist globalization. The collective monographic issue we present is not, and cannot be, a uni-versal reading focused solely on the one discipline that most immediately and closely concerns us, but rather a pluri-vocal reading. In line with the founding approach of the journal, we have ensured the participation of scholars from diverse backgrounds, engaging in dialogue with a geographer from time to time to offer, each from their own perspective, a critical contribution—an exchange of different positions. What we aim to foster with this special issue is an initial laboratory of reflection, where social and civic engagement reclaims its citizenship, and in which we can promote the dissemination of ideas and cultural references that are attuned to the concrete realities of the changing dynamics around us. This comes at a time when the catastrophic global crisis triggered by the SARS-CoV-2 virus seems to herald an unpredictable metamorphosis of the 21st-century world.
2021
Questo secondo numero speciale dei "Quaderni del Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia" nasce durante l’epidemia da Covid-19, nel corso delle diverse ondate pandemiche in seguito all’evoluzione delle mutazioni del virus. La drammaticità dell’evento ci ha portato a scoprire e sperimentare direttamente sulla nostra carne viva la fragilità e l’interdipendenza del mondo, rimettendo in discussione le narrazioni incessanti del postmodernismo, in paradossale consonanza con la svolta imposta dalle politiche neoliberiste in molte parti del mondo, che hanno divelto alla radice i riferimenti simbolici, attivi tanto nella costruzione di senso delle formazioni sociali quanto nella strutturazione delle singole soggettività. Come Direzione della rivista abbiamo deciso di contribuire al dibattito dall’intensità persino debordante che in questo primo anno la pandemia ha innescato, con un progetto editoriale volto a scandagliare le poste in gioco negli scenari che vengono delineandosi nei nuovi contesti, di cui è complesso intravedere le linee di faglia o le continuità rispetto ai processi della globalizzazione tardo-capitalistica. Il lavoro collettivo che presentiamo non è e non può essere una lettura uni-versale, orientata verso l’unico disciplinare che ci occupa più immediatamente e da vicino, ma una lettura pluri-versa. Infatti, in linea con l’approccio fondativo del Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia abbiamo previsto il coinvolgimento di studiose e studiosi di differenti formazioni, in dialogo di volta in volta con un geografo o una geografa, per offrire — ciascuno dal proprio angolo visuale — un contributo critico, uno scambio tra differenti posizioni. Quello che ci auguriamo di sollecitare con questo numero speciale è un iniziale laboratorio di riflessione, dove l’impegno sociale e civile ritrovi cittadinanza e in cui si possa favorire la disseminazione di idee, di riferimenti culturali attenti alla concretezza delle cangianti dinamiche del reale, mentre la catastrofica crisi globale inoculata dal virus Sars-Cov2 sembra prefigurare un’imprevedibile metamorfosi del mondo del XXI secolo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/201767
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