Dopo la tragica esperienza della Quarta Crociata (1204) i mercanti occidentali iniziarono a frequentare regolarmente il bacino del mar Nero. In particolare Genova e Venezia installarono in quella regione numerosi insediamenti commerciali, emporia, che col tempo divennero un punto di riferimento imprescindibile per chi viaggiava dall’Europa Occidentale verso l’Oriente. La vicenda commerciale delle due città italiane si intersecò ben presto col rapido processo di formazione dell’Impero Mongolo che, a partire dagli anni Venti del XIII secolo, si estese dalla Cina fino alle porte dell’Europa. La costituzione di un’entità politica omogenea e vastissima facilitò le comunicazioni e in parte le promosse, garantendo ai mercanti occidentali uno spazio più “sicuro” entro il quale muoversi e coprire distanze fino a poco tempo prima inimmaginabili. Negli emporia costituiti sul mar Nero e in questo contesto particolare, il ceto mercantile urbano occidentale venne in contatto con l’elemento locale e con gli esponenti dell’emigrazione all’interno di un’area geografica sostanzialmente sconosciuta. Il saggio analizza i rapporti fra veneziani, genovesi e popolazione locale nell’insediamento più orientale di tutto il sistema commerciale latino, Tana sul mar d’Azov in un periodo, il XIV secolo, politicamente ed economicamente assai problematico e per questo particolarmente interessante.
Antagonism and Coexistence. Local Population and Western Merchants On Venetian Azov Sea in the 14th century
Lorenzo Pubblici
2017-01-01
Abstract
Dopo la tragica esperienza della Quarta Crociata (1204) i mercanti occidentali iniziarono a frequentare regolarmente il bacino del mar Nero. In particolare Genova e Venezia installarono in quella regione numerosi insediamenti commerciali, emporia, che col tempo divennero un punto di riferimento imprescindibile per chi viaggiava dall’Europa Occidentale verso l’Oriente. La vicenda commerciale delle due città italiane si intersecò ben presto col rapido processo di formazione dell’Impero Mongolo che, a partire dagli anni Venti del XIII secolo, si estese dalla Cina fino alle porte dell’Europa. La costituzione di un’entità politica omogenea e vastissima facilitò le comunicazioni e in parte le promosse, garantendo ai mercanti occidentali uno spazio più “sicuro” entro il quale muoversi e coprire distanze fino a poco tempo prima inimmaginabili. Negli emporia costituiti sul mar Nero e in questo contesto particolare, il ceto mercantile urbano occidentale venne in contatto con l’elemento locale e con gli esponenti dell’emigrazione all’interno di un’area geografica sostanzialmente sconosciuta. Il saggio analizza i rapporti fra veneziani, genovesi e popolazione locale nell’insediamento più orientale di tutto il sistema commerciale latino, Tana sul mar d’Azov in un periodo, il XIV secolo, politicamente ed economicamente assai problematico e per questo particolarmente interessante.File | Dimensione | Formato | |
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