L’articolo rintraccia l’origine della linguistica romanza a partire da Friedrich Diez (1794-1876), che praticamente da solo ne pone le fondamenta. Successivamente i contributi più significativi vengono da Hugo Schuchardt, che nella sua tesi di dottorato (1866-1868) studia con acuta consapevolezza teorica il passaggio dal latino alle lingue romanze, e da Graziadio Isaia Ascoli, che nei suoi Saggi ladini (1873) mostra come il panorama romanzo possa essere straordinariamente arricchito dall’analisi delle varietà non standard. La disciplina si dispiega così pienamente. Vengono dibattute grandi questioni (i modelli del mutamento linguistico, la possibilità di distinguere gruppi dialettali, il peso relativo della fonologia e della semantica nella ricostruzione lessicale), nascono nuovi campi di ricerca (come la geografia linguistica) e si forgiano nuovi strumenti di lavoro (come l’atlante linguistico): la romanistica si pone all’avanguardia della linguistica generale. L’articolo si chiude con la figura di Wilhelm Meyer-Lübke (1861-1936), che si occupa di fornire una nuova sintesi della disciplina.

Diez, Meyer-Lübke, and Co. The Founding of Romance Linguistics

Barbato, Marcello
2021-01-01

Abstract

L’articolo rintraccia l’origine della linguistica romanza a partire da Friedrich Diez (1794-1876), che praticamente da solo ne pone le fondamenta. Successivamente i contributi più significativi vengono da Hugo Schuchardt, che nella sua tesi di dottorato (1866-1868) studia con acuta consapevolezza teorica il passaggio dal latino alle lingue romanze, e da Graziadio Isaia Ascoli, che nei suoi Saggi ladini (1873) mostra come il panorama romanzo possa essere straordinariamente arricchito dall’analisi delle varietà non standard. La disciplina si dispiega così pienamente. Vengono dibattute grandi questioni (i modelli del mutamento linguistico, la possibilità di distinguere gruppi dialettali, il peso relativo della fonologia e della semantica nella ricostruzione lessicale), nascono nuovi campi di ricerca (come la geografia linguistica) e si forgiano nuovi strumenti di lavoro (come l’atlante linguistico): la romanistica si pone all’avanguardia della linguistica generale. L’articolo si chiude con la figura di Wilhelm Meyer-Lübke (1861-1936), che si occupa di fornire una nuova sintesi della disciplina.
2021
9780199384655
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/203111
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