Agustín Gómez Arcos, scrittore che ha scelto l'esilio per scappare dall'oppresione della censura franchista sulle sue opere, sceglie, una volta in Francia, di scrivere i suoi romanzi nella lingua d'accoglienza. In un paio di occasioni, però, decide di autotradursi, quasi di "riscrivere" la sua opera, per riuscire finalmente a parlare al pubblico dei suoi connazionali, che poco o niente lo conoscevano, e per riappropriarsi della sua identità spagnola, a partire dalla lingua.

Agustín Gómez Arcos e la libertà ritrovata tra francese e spagnolo

Notaro G.
2017-01-01

Abstract

Agustín Gómez Arcos, scrittore che ha scelto l'esilio per scappare dall'oppresione della censura franchista sulle sue opere, sceglie, una volta in Francia, di scrivere i suoi romanzi nella lingua d'accoglienza. In un paio di occasioni, però, decide di autotradursi, quasi di "riscrivere" la sua opera, per riuscire finalmente a parlare al pubblico dei suoi connazionali, che poco o niente lo conoscevano, e per riappropriarsi della sua identità spagnola, a partire dalla lingua.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/206897
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