La cosiddetta “pietra nera di Susa” era un kudurru babilonese proveniente dalle rovine di Susa e conosciuto sin dagli inizi dell’Ottocento grazie alla descrizione e allo schizzo pubblicati dal reverendo Robert Walpole nel 1820. Il ritrovamento di un disegno inedito del kudurru tra le carte dell’ufficiale francese Claude Auguste Court (1893-1880) è l’occasione per una disamina del monumento e della sua storia antica e recente, che si concluse purtroppo con la sua distruzione. Il disegno di Court include inoltre una riga di segni cuneiformi elamici che è stato possibile identificare come parte della titolatura del sovrano medio-elamita Shutruk-Nahunte (XII sec. a.C.), forse dall’iscrizione secondaria apposta sul kudurru Sb 14, uno dei primi a pervenire al Louvre da Susa a inizio Novecento.

The “Black Stone of Susa:” A Lost kudurru, an Unpublished Drawing and a Line of Middle Elamite Copied in the 1820s

Gian Pietro Basello
2022-01-01

Abstract

La cosiddetta “pietra nera di Susa” era un kudurru babilonese proveniente dalle rovine di Susa e conosciuto sin dagli inizi dell’Ottocento grazie alla descrizione e allo schizzo pubblicati dal reverendo Robert Walpole nel 1820. Il ritrovamento di un disegno inedito del kudurru tra le carte dell’ufficiale francese Claude Auguste Court (1893-1880) è l’occasione per una disamina del monumento e della sua storia antica e recente, che si concluse purtroppo con la sua distruzione. Il disegno di Court include inoltre una riga di segni cuneiformi elamici che è stato possibile identificare come parte della titolatura del sovrano medio-elamita Shutruk-Nahunte (XII sec. a.C.), forse dall’iscrizione secondaria apposta sul kudurru Sb 14, uno dei primi a pervenire al Louvre da Susa a inizio Novecento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/211399
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