Il Futurismo, con a capo Filippo Tommaso Marinetti, rivoluzionò il concetto accademico, classico e tradizionale dell’arte, contaminando i precetti creativi delle discipline plastico-visive e letterarie con i tratti della modernità. La velocità, l’energia, la meccanica, esaltate con veemenza e aggressività provocatoria, rappresentarono le coordinate espressive e operative impiegate dagli artisti appartenenti al movimento d’avanguardia per ridisegnare in un’ottica antipassatista gli statuti linguistici delle diverse arti. Rapidamente il teatro divenne il terreno privilegiato di questa ricerca. Teorizzato tra il 1911 e la fine degli anni Venti, il teatro futurista fornì un contributo determinante nel processo di riformulazione del codice scenico del Novecento.

Il teatro futurista

Salvatore Margiotta
2022-01-01

Abstract

Il Futurismo, con a capo Filippo Tommaso Marinetti, rivoluzionò il concetto accademico, classico e tradizionale dell’arte, contaminando i precetti creativi delle discipline plastico-visive e letterarie con i tratti della modernità. La velocità, l’energia, la meccanica, esaltate con veemenza e aggressività provocatoria, rappresentarono le coordinate espressive e operative impiegate dagli artisti appartenenti al movimento d’avanguardia per ridisegnare in un’ottica antipassatista gli statuti linguistici delle diverse arti. Rapidamente il teatro divenne il terreno privilegiato di questa ricerca. Teorizzato tra il 1911 e la fine degli anni Venti, il teatro futurista fornì un contributo determinante nel processo di riformulazione del codice scenico del Novecento.
2022
9788829014583
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/212202
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