Letteratura della crisi

In the crisis discourse, which is increasingly present in the media, the crisis (be it economic, military, climatic or pandemic) is a dramatic event, which happens in a condensed time and admits only opposing outcomes: “salvation” or “condemnation”. Instead, for literature it is a daily existential dimension, which lasts while waiting for the crisis to end. But what is the specificity of the literary codification of a crisis? Literature investigates lived time, dilates it, reworks it thanks to its metamorphic potential; it reconstructs individual and collective stories in a non-linear way that does not conform to mainstream culture, it changes the perception of the present by transforming it symbolically (like street art in the Athens of the recent economic crisis). By suspending the binary logic of technocratic and institutional languages, literature can offer an alternative phenomenology of the probable and the possible.

Nel discorso della crisi (che sia economica, militare, climatica o pandemica) sempre più presente nei media la crisi è l’evento drammatico, che accade in un tempo condensato e ammette solo esiti alternativi: “salvezza” o “condanna”. Per la letteratura essa è invece una dimensione esistenziale quotidiana, che perdura nell’attesa che la crisi finisca. Ma qual è la specificità della codificazione letteraria di una crisi? La letteratura indaga il tempo vissuto, lo dilata, lo rielabora grazie al suo potenziale metamorfico; ricostruisce le vicende individuali e le storie collettive in maniera non lineare e non conforme alla cultura mainstream, modifica la percezione del presente trasformandolo simbolicamente (come la street art nell’Atene della recente crisi economica). Sospendendo la logica binaria dei linguaggi tecnocratici e istituzionali, essa può proporre una fenomenologia alternativa del probabile e del possibile.